Donald Trump approva la legge per la pubblicazione dei documenti su Epstein

Egidio Luigi

Novembre 20, 2025

Donald Trump ha reso noto di aver firmato una legge che permette la pubblicazione dei documenti riguardanti Jeffrey Epstein, dopo aver opposto resistenza per diversi mesi. Questo annuncio è avvenuto il 15 gennaio 2025, attraverso un post sul suo social network Truth Social, dove il presidente statunitense ha accusato i membri del Partito Democratico di aver celato informazioni cruciali riguardanti il finanziere, deceduto in carcere nel 2019 prima di affrontare un processo per crimini sessuali.

Il messaggio di trump

Nel suo messaggio, Trump ha sottolineato che Epstein era stato incriminato dal Dipartimento di Giustizia durante la sua amministrazione nel 2019 e non dai democratici. Ha inoltre affermato che Epstein, noto per i suoi legami con figure di spicco del partito avversario, aveva sostenuto finanziariamente molti politici democratici. Tra i nomi citati, spiccano Bill Clinton, che avrebbe volato sul jet privato di Epstein per ben 26 volte, e Larry Summers, recentemente dimessosi da vari consigli di amministrazione, inclusa Harvard.

Legami politici e finanziari

Trump ha menzionato anche Reid Hoffman, un attivista politico, e Hakeem Jeffries, leader della minoranza alla Camera, il quale avrebbe chiesto a Epstein di contribuire alla sua campagna elettorale dopo le accuse a carico del finanziere. La deputata democratica Stacey Plaskett è stata un altro nome menzionato da Trump, il quale ha affermato che la verità sui legami tra i membri del Partito Democratico e Epstein potrebbe finalmente emergere grazie alla nuova legge da lui firmata.

Un passo significativo

Questa legge rappresenta un passo significativo nel tentativo di fare luce su una vicenda che ha coinvolto numerosi personaggi pubblici e ha suscitato un ampio dibattito sull’influenza dei legami politici e finanziari. La pubblicazione dei file di Epstein potrebbe rivelare dettagli inediti e potenzialmente scottanti, accendendo ulteriormente i riflettori su una questione che ha scosso l’opinione pubblica e il panorama politico statunitense.

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