Australia: approvata la legge che vieta l’uso dei social ai minori di 16 anni

Marianna Perrone

Novembre 20, 2025

L’Australia ha ufficialmente introdotto un divieto di accesso ai social network per i minori di 16 anni, una delle misure più severe a livello globale. Questa decisione è stata annunciata dalla eSafety Commissioner Julie Inman Grant, con l’intento di proteggere i giovani dai pericoli legati all’uso prematuro delle piattaforme digitali. La società Meta, che gestisce Facebook e Instagram, ha già avviato la procedura per la cancellazione degli account degli utenti australiani che non hanno raggiunto la soglia di età, con una scadenza fissata per il 10 dicembre 2025. Questa iniziativa segna un cambiamento significativo nella regolamentazione dei social media a livello mondiale, imponendo nuovi obblighi ai grandi attori del settore tecnologico.

Meta inizia la rimozione degli account per i minori

Meta ha comunicato di aver avviato l’invio di notifiche a centinaia di migliaia di adolescenti australiani, informandoli della prossima rimozione dei loro profili. L’azienda ha espresso la volontà di collaborare attivamente con le autorità e ha esortato i genitori a verificare che i propri figli abbiano fornito la data di nascita corretta, scoraggiando qualsiasi tentativo di aggirare le nuove disposizioni. Julie Inman Grant ha sottolineato che molti giovani stanno già condividendo strategie per eludere i controlli, ma ha assicurato che tali metodi non saranno più efficaci.

Normativa del governo australiano e relative sanzioni

Il governo australiano ha adottato una nuova legge che impone alle principali piattaforme digitali di impedire l’accesso ai minori di 16 anni. Le aziende che non si conformeranno a queste disposizioni rischiano sanzioni che possono arrivare fino a 49,5 milioni di dollari per ogni violazione. Tra le piattaforme interessate dal provvedimento figurano Facebook, Instagram, TikTok, Snapchat, YouTube, Reddit e Kick. Tuttavia, i servizi di messaggistica come WhatsApp e Messenger, oltre ai canali di gaming e streaming come Roblox, Discord e Twitch, non rientrano in questa normativa.

Difficoltà tecniche nella verifica dell’età

Antigone Davis, vicepresidente di Meta e responsabile globale per la sicurezza, ha riconosciuto che l’implementazione delle nuove regole sarà complessa. Ha affermato che è necessario sviluppare un sistema di verifica dell’età più preciso e rispettoso della privacy degli utenti. Le piattaforme stanno cercando di introdurre strumenti di controllo più efficaci, ma la sfida principale rimane quella di trovare un equilibrio tra sicurezza, privacy e libertà d’uso per gli utenti.

Il coinvolgimento dei genitori nella nuova normativa

Le autorità australiane hanno invitato le famiglie a svolgere un ruolo attivo nel monitoraggio delle attività digitali dei propri figli. Meta ha richiesto la collaborazione dei genitori per prevenire l’uso improprio delle piattaforme e per educare gli adolescenti a un utilizzo più consapevole della rete. Julie Inman Grant ha evidenziato che il coinvolgimento dei genitori è cruciale per il successo di questa iniziativa.

Un precedente globale per la protezione dei minori online

La decisione dell’Australia rappresenta un passo significativo nel dibattito internazionale sulla sicurezza digitale. Altri Paesi stanno considerando misure analoghe per limitare l’esposizione dei minori a contenuti inappropriati e ai rischi associati ai social media. L’intervento dell’eSafety Commissioner potrebbe quindi fungere da catalizzatore per nuove regolamentazioni a livello internazionale, mirate alla protezione dei giovani e alla responsabilizzazione delle grandi aziende tecnologiche.

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