Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha annunciato che la Polonia chiuderà l’ultimo consolato russo presente nel paese, situato a Danzica, a seguito di recenti episodi di sabotaggio ferroviario. Questa decisione, comunicata il 15 gennaio 2025, segna un ulteriore inasprimento delle relazioni tra Varsavia e Mosca. Sikorski ha descritto gli atti di sabotaggio come “terrorismo sponsorizzato dallo Stato” da parte della Russia, sottolineando che l’obiettivo era quello di provocare vittime umane.
Chiusura del consolato russo a danzica
La decisione di chiudere il consolato di Danzica si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Polonia e Russia. Già in passato, la Polonia aveva chiuso i suoi consolati a Poznań e Cracovia come risposta a episodi di sabotaggio che Varsavia attribuisce a Mosca. Questi eventi hanno alimentato la percezione di una minaccia russa nei confronti della sicurezza nazionale polacca. La chiusura del consolato di Danzica rappresenta un passo significativo in questa escalation diplomatica, evidenziando la determinazione della Polonia a rispondere fermamente a qualsiasi atto che possa compromettere la sua integrità e sicurezza.
Dichiarazioni del ministro sikorski
Radoslaw Sikorski ha rilasciato dichiarazioni forti, definendo gli atti di sabotaggio come parte di una strategia russa volta a destabilizzare la regione. Il ministro ha affermato che la Polonia non tollererà tali azioni e che la chiusura del consolato è una misura necessaria per proteggere i cittadini polacchi. La reazione di Varsavia è stata accolta con attenzione dalla comunità internazionale, che osserva con preoccupazione l’evoluzione delle relazioni tra i due paesi. Sikorski ha evidenziato che la Polonia continuerà a monitorare attentamente la situazione e a prendere misure appropriate per garantire la sicurezza del paese.
Le tensioni tra Polonia e Russia, già elevate a causa della guerra in Ucraina, si intensificano ulteriormente con queste nuove misure. La chiusura del consolato di Danzica rappresenta non solo una risposta immediata agli atti di sabotaggio, ma anche un segnale chiaro della posizione della Polonia nei confronti delle aggressioni russe. La situazione resta delicata e potrebbe avere ripercussioni significative sulle dinamiche geopolitiche della regione.
