La Commissione Europea, insieme all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, sta attuando un piano per migliorare la mobilità militare in Europa, con l’obiettivo di garantire un movimento più rapido ed efficace di truppe, attrezzature e risorse. Questa iniziativa, che mira a stabilire una sorta di “Schengen militare“, è stata annunciata nel 2025 e segue le preoccupazioni emerse a seguito del conflitto in Ucraina, come riportato dall’agenzia ANSA.
Obiettivi della mobilità militare
Il pacchetto sulla mobilità militare prevede l’introduzione di misure che riducano i tempi di autorizzazione per il trasferimento di mezzi e personale a un massimo di tre giorni lavorativi. Sarà istituito anche un quadro di emergenza per accelerare ulteriormente le procedure durante le crisi. La Commissione si propone di migliorare le infrastrutture esistenti e di promuovere la condivisione delle risorse tra gli Stati membri, inclusi treni, aerei e navi, attraverso la creazione di coalizioni. Questo approccio mira a garantire una governance più forte e un coordinamento efficace tra i vari paesi dell’Unione.
Innovazione nel settore della difesa
Oltre alla mobilità, la Commissione Europea intende promuovere l’innovazione nel settore della difesa. Si prevede di unire le comunità “deep tech” e della difesa per accelerare l’adozione di tecnologie avanzate nelle capacità militari. L’obiettivo è potenziare la capacità produttiva dell’Europa, sfruttando innovazioni come l’intelligenza artificiale, i sistemi quantistici, i droni e le tecnologie spaziali, che stanno cambiando radicalmente il panorama del campo di battaglia.
Priorità strategiche per il futuro
Per attuare questi piani, la Commissione ha identificato quattro priorità principali: sostenere gli investimenti nelle aziende del settore della difesa, accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie, ampliare l’accesso alle capacità di difesa e promuovere le competenze necessarie per mantenere il vantaggio tecnologico dell’Europa. La recente aggressione della Russia contro l’Ucraina ha evidenziato quanto sia cruciale adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie di difesa. Le start-up e le piccole e medie imprese innovative stanno giocando un ruolo fondamentale nel rimodellare il modo in cui l’Europa sviluppa e produce le sue capacità militari.
