Torino, Palazzo Civico ospita la mostra ‘Com’eri vestita?’ sul costume femminile

Egidio Luigi

Novembre 19, 2025

La mostra “Com’eri vestita?” ha aperto i battenti oggi, 15 marzo 2025, presso il Palazzo Civico di Torino, portando alla luce storie di violenza di genere attraverso una serie di abiti rappresentativi. L’iniziativa, promossa da Amnesty International, mira a combattere la colpevolizzazione delle vittime, evidenziando come la violenza non dipenda mai dall’abbigliamento indossato.

Racconti di esperienze drammatiche

Un abito grigio indossato da una donna non vedente, una ragazza in maglione e pantaloni, una giovane addetta alle pulizie con il grembiule, una quindicenne in vestito a fiori e una ragazzina che ha subito abusi dal proprio zio: questi sono solo alcuni dei racconti drammatici presentati nella mostra. Ogni pezzo esposto è accompagnato da una storia, un ricordo di un momento di violenza che ha segnato profondamente la vita delle vittime. Le parole di chi ha subito tali esperienze risuonano forti e chiare, come nel caso della giovane che ha subito l’aggressione da un amico di famiglia, descritto come “borghese, intellettuale, impegnato nel sociale”.

Importanza dell’affrontare la violenza di genere

Durante l’inaugurazione, Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio comunale di Torino, ha sottolineato l’importanza di affrontare i temi legati alla violenza di genere. “La domanda che dà il titolo alla mostra smonta in modo spiazzante uno degli alibi della violenza, uno dei più difficili da estirpare”, ha dichiarato Grippo. Ha evidenziato come la narrazione stereotipata attorno alla violenza di genere contribuisca a perpetuare un ciclo di discriminazione e disuguaglianza, richiamando l’attenzione sulla necessità di un intervento strutturale da parte delle istituzioni.

Riflessione sulla cultura della violenza

La mostra non si limita a esporre abiti, ma cerca di provocare una riflessione profonda sulla cultura della violenza e sulla responsabilità collettiva di combatterla. Con una dozzina di vestiti che riproducono quelli indossati dalle vittime al momento dell’aggressione, l’evento si propone di evidenziare l’assurdità delle giustificazioni che vengono spesso addotte per minimizzare la gravità di tali atti. La violenza di genere, come affermato da Grippo, è un problema radicato nella società, alimentato da stereotipi e ruoli di genere imposti, e richiede un impegno costante per essere affrontata e sradicata.

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