Il piano elaborato dall’ex presidente Donald Trump per porre termine al conflitto in Ucraina prevede cessioni territoriali a favore della Russia, in particolare riguardanti le regioni orientali del paese attualmente non sotto il suo controllo. Questa informazione è stata fornita a Axios da un funzionario statunitense ben informato sulla questione, nel mese di gennaio 2025.
Piano di controllo delle province
Secondo quanto emerso, Mosca potrebbe ottenere il controllo effettivo delle province di Luhansk e Donetsk, note collettivamente come Donbass. Queste aree, sebbene già sotto l’influenza russa, sarebbero designate come zone smilitarizzate, impedendo a Mosca di schierare truppe in tali territori. Questo aspetto del piano mira a garantire una certa stabilità nella regione, riducendo il rischio di ulteriori escalation.
Linee di controllo nelle regioni
In aggiunta, il piano contempla che le linee di controllo nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, anch’esse gravemente colpite dal conflitto, rimangano sostanzialmente invariate. Tuttavia, la Russia potrebbe essere chiamata a restituire parte dei territori, con dettagli specifici da definire attraverso negoziati. Questo approccio mira a stabilire una situazione di stallo che possa facilitare la ricerca di una soluzione pacifica duratura.
Contesto internazionale e sicurezza
La proposta di Trump, sebbene controversa, si inserisce in un contesto internazionale complesso, in cui le garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti per l’Ucraina e l’Europa rappresentano un elemento cruciale per prevenire ulteriori aggressioni da parte della Russia. La questione della sicurezza in Europa orientale resta quindi un tema centrale nel dibattito politico attuale, mentre le tensioni tra Mosca e Kiev continuano a definire l’orizzonte geopolitico della regione.
