Il Senato brasiliano critica Merz: le sue affermazioni su Belém giudicate xenofobe

Marianna Perrone

Novembre 19, 2025

Il 15 gennaio 2025, il Senato del Brasile ha approvato una mozione di censura nei confronti del cancelliere tedesco Friedrich Merz, accusato di aver rilasciato dichiarazioni considerate “xenofobe e prevenute” riguardo alla città di Belém, scelta come sede della COP30 in Amazzonia. Durante un intervento a Berlino, Merz ha dichiarato che lui e la sua delegazione erano “felici di tornare in Germania“, descrivendo Belém come un luogo dal quale allontanarsi con sollievo, citando il clima caldo e le differenze rispetto agli standard di vita tedeschi.

Le reazioni alla dichiarazione di Merz

Il senatore Zequinha Marinho, promotore della mozione di censura, ha definito le affermazioni del cancelliere tedesco “infelici, superficiali e paternaliste“. Marinho ha sottolineato come le parole di Merz offendano non solo la città di Belém, ma anche l’intera popolazione brasiliana. Ha evidenziato che la scelta di Belém come sede della COP30 è stata motivata dal suo ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico e ha esortato le nazioni più ricche a impegnarsi in modo più deciso per la salvaguardia della foresta amazzonica.

Le dichiarazioni di Merz hanno scatenato reazioni immediate e forti a Brasília. Il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, ha attaccato il cancelliere tedesco, paragonandolo a “piccolo Hitler“. Anche il governatore dello stato del Pará, Helder Barbalho, ha criticato i commenti di Merz, definendoli “pieni di preconcetti“. Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha attribuito le affermazioni del cancelliere tedesco a una “mancanza di conoscenza” riguardo al Pará, ricordando di averlo invitato più volte, senza successo, a provare la cucina locale, che spazia dalla maniçoba ai piatti tipici della regione.

Il contesto della cop30 e l’importanza di belém

La COP30, prevista per il 2025, rappresenta un evento di fondamentale importanza per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico a livello globale. Belém, situata nel cuore dell’Amazzonia, è stata scelta per la sua posizione strategica e per il suo impegno nella conservazione dell’ambiente. La città è un simbolo della lotta contro il riscaldamento globale e delle politiche di sostenibilità, rendendo le affermazioni di Merz non solo infelici, ma anche inopportune nel contesto attuale.

Il Brasile, e in particolare la regione amazzonica, ha un ruolo cruciale nella regolazione del clima globale e nella conservazione della biodiversità. La COP30 rappresenta un’opportunità per i paesi partecipanti di rivedere e rafforzare i loro impegni per la riduzione delle emissioni e per la protezione delle foreste. Le parole di Merz, quindi, non solo hanno suscitato indignazione, ma hanno anche messo in luce la necessità di una maggiore comprensione e rispetto per le realtà locali, specialmente in un contesto così delicato come quello della lotta al cambiamento climatico.

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