Gli Stati Uniti autorizzano forniture di armi all’Ucraina per 105 milioni di dollari mentre Kiev attacca obiettivi militari in Russia con missili Atacms

Egidio Luigi

Novembre 19, 2025

La situazione della guerra in Ucraina continua a evolversi con intensità, raggiungendo il traguardo di 1.365 giorni di conflitto. Il governo degli Stati Uniti ha recentemente autorizzato l’invio di nuove forniture militari all’Ucraina, per un valore di 105 milioni di dollari. Le forze armate ucraine hanno dimostrato l’efficacia dei sistemi missilistici tattici Atacms, utilizzandoli per colpire in modo mirato installazioni militari all’interno del territorio russo. Questi missili, prodotti negli Stati Uniti, hanno una portata di 300 chilometri, aumentando così le capacità operative di Kiev.

La proposta di “Schengen militare”

In risposta alla crescente necessità di mobilità delle forze armate, la Unione Europea sta progettando l’implementazione di un sistema di “Schengen militare”. Questa iniziativa mira a facilitare il rapido movimento di mezzi e soldati tra i vari paesi membri, semplificando l’attuale complessa burocrazia. La formalizzazione di questa proposta è prevista per mercoledì, con l’introduzione di un regolamento e una comunicazione congiunta. L’Unione Europea richiede ai 27 Stati membri di ridurre il tempo massimo necessario per l’emissione dei permessi di transito a tre giorni, adottando un insieme unico di regole a livello comunitario.

Un ulteriore sviluppo significativo è rappresentato dal “Solidarity Pool”, un catalogo di mezzi di trasporto, che include aerei, navi e treni, che i paesi dell’Unione potranno condividere in caso di emergenze. Questa iniziativa è concepita per garantire una risposta rapida e coordinata a eventuali crisi che potrebbero verificarsi nel contesto del conflitto.

Le tensioni al confine e gli attacchi russi

Le tensioni continuano a crescere lungo il confine tra Polonia e Ucraina, dove recenti episodi di sabotaggio ferroviario hanno destato preoccupazione. Le autorità di Varsavia hanno accusato la Russia, affermando che “tutte le tracce portano in Russia”, suggerendo un possibile coinvolgimento diretto nel sabotaggio delle infrastrutture di trasporto.

Nel frattempo, gli attacchi russi sul fronte orientale stanno aumentando in intensità, con l’obiettivo di guadagnare terreno prima dell’arrivo di negoziati invernali che sembrano essere imminenti. La situazione rimane critica, con entrambe le parti che si preparano a intensificare le operazioni mentre si avvicinano i colloqui di pace. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che ogni mossa potrebbe influenzare il futuro della regione e le dinamiche geopolitiche in gioco.

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