Le tensioni diplomatiche tra la Cina e il Giappone continuano a crescere, influenzando pesantemente i flussi turistici tra le due nazioni. Secondo recenti dati, quasi 500.000 biglietti aerei sono stati cancellati dai cittadini cinesi diretti verso il Giappone, a seguito di un avviso di Pechino che sconsiglia i viaggi nel Paese vicino. Questa situazione si è sviluppata in un contesto di escalation diplomatica, innescata dalle affermazioni della premier giapponese Sanae Takaichi, che ha dichiarato la possibilità di un intervento militare giapponese in caso di attacco a Taiwan, territorio rivendicato dalla Cina.
Il crollo delle prenotazioni aeree
Analizzando i dati forniti dall’agenzia Afp, gli esperti del settore aeronautico hanno registrato un drastico calo delle prenotazioni, che sono passate da 1,5 milioni il 15 novembre a soli un milione due giorni dopo. Questo rappresenta una diminuzione del 33% in appena 48 ore, superando di gran lunga la flessione giornaliera media del 5% osservata nel corso del 2023. Li Hanming, analista citato dall’Afp, ha commentato la situazione evidenziando la gravità della crisi in corso. Le tre maggiori compagnie aeree cinesi hanno già annunciato rimborsi integrali per i voli prenotati verso il Giappone entro il 31 dicembre, segno tangibile dell’impatto economico immediato di queste tensioni.
Le conseguenze economiche per il Giappone
I turisti cinesi costituiscono la principale fonte di visitatori per il Giappone, con oltre 8,2 milioni di arrivi tra gennaio e ottobre 2025, un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Solo nel terzo trimestre del 2025, i turisti provenienti dalla Cina hanno speso più di un miliardo di dollari al mese, rappresentando quasi il 30% della spesa turistica totale in Giappone. Tuttavia, la situazione attuale sta già avendo ripercussioni significative sul mercato giapponese. I titoli delle aziende attive nel settore turistico e dei principali gruppi retail alla Borsa di Tokyo hanno subito forti ribassi, prefigurando gravi conseguenze economiche.
Secondo un rapporto dell’emittente pubblica Nhk, una riduzione prolungata dei flussi turistici dalla Cina per un anno potrebbe comportare una perdita economica di almeno 11,5 miliardi di dollari per l’economia giapponese. La situazione rimane critica e gli sviluppi futuri dipenderanno dalle dinamiche diplomatiche tra le due potenze asiatiche.
