Un attacco aereo condotto da Israele in un campo profughi nel Libano ha portato alla morte di 13 persone, segnando un evento drammatico nel contesto del conflitto in corso. In un altro episodio, un attentato avvenuto a Gush Etzion, situato a sud di Gerusalemme, ha provocato un morto e tre feriti. Il gruppo Hamas ha giustificato l’azione, definendola “la risposta naturale alla violenza dell’esercito israeliano e dei coloni”.
Fase due del piano di pace
A livello internazionale, si è passati alla “fase due” di un piano per affrontare il conflitto in Medio Oriente. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una risoluzione proposta dagli Stati Uniti, che si basa sul piano di pace di Donald Trump per Gaza. Questo testo, oggetto di numerose modifiche durante i negoziati, ha ottenuto 13 voti favorevoli, mentre Cina e Russia si sono astenute. La risoluzione prevede l’invio di una forza internazionale di stabilizzazione nella Striscia di Gaza, con l’obiettivo di disarmare Hamas. Tuttavia, il gruppo fondamentalista ha respinto la misura, definendola “pericolosa” e un tentativo di imporre l’autorità internazionale sulla Striscia.
Scontri in Cisgiordania
Nel frattempo, in Cisgiordania, diversi agenti della polizia israeliana sono stati feriti durante scontri con coloni ebrei, avvenuti in concomitanza con l’evacuazione dell’avamposto illegale di Tzur Misgavi. In un altro sviluppo, un centinaio di membri dell’ala militare di Hamas, asserragliati in un tunnel a Rafah, hanno dichiarato di non avere intenzione di arrendersi, evidenziando la tensione e la determinazione del gruppo nel continuare la propria resistenza.
