Argentina: la giustizia ordina la confisca dei beni di Cristina Kirchner

Egidio Luigi

Novembre 19, 2025

La giustizia argentina ha recentemente disposto la confisca di oltre cento beni, comprendenti immobili, aziende, conti bancari e terreni agricoli, riconducibili all’ex presidente peronista Cristina Fernández de Kirchner, ai suoi figli Máximo e Florencia, e ad altri soggetti già condannati a giugno 2025 per reati di corruzione legati a appalti pubblici e frodi. Attualmente, Kirchner sta scontando una pena definitiva di sei anni di reclusione agli arresti domiciliari.

Iniziativa delle autorità giudiziarie

Con questa iniziativa, le autorità giudiziarie mirano a recuperare parte del danno economico inflitto alle casse dello Stato, stimato in oltre 420 milioni di euro. È importante notare che i beni erano già stati congelati in seguito alle condanne. L’inchiesta ha riguardato appalti stradali assegnati nella provincia di Santa Cruz, dove sono emerse irregolarità in 51 gare effettuate tra il 2003 e il 2015, periodo che coincide con i mandati di Néstor Kirchner, marito e predecessore di Cristina, e della stessa ex presidente.

Descrizione dell’operazione

I giudici hanno descritto l’operazione come un “sistema fraudolento straordinario”, capace di arrecare gravi danni all’amministrazione pubblica. Tra i destinatari del provvedimento si trova anche un imprenditore ritenuto vicino ai Kirchner, il quale ha beneficiato di numerosi contratti per lavori stradali. Non mancano, inoltre, nomi di ex funzionari pubblici, tra cui un ex segretario del settore, coinvolti nella vicenda.

Passo significativo nella lotta alla corruzione

La decisione della magistratura segna un passo significativo nella lotta contro la corruzione in Argentina, evidenziando l’impegno delle autorità nel perseguire coloro che hanno abusato della loro posizione per ottenere vantaggi illeciti a scapito della collettività.

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