‘Abitare il tempo’: l’arte della memoria in un contesto lontano dalla Palestina

Marianna Perrone

Novembre 19, 2025

L’articolo 13 della Dichiarazione universale dei diritti umani afferma il diritto alla libertà di movimento, compresa la possibilità di scegliere il luogo in cui vivere, di lasciare il proprio Paese e di farvi ritorno. Queste affermazioni, nel contesto dell’opera “Non di solo pane vive l’uomo”, appaiono come se fossero scolpite nella pietra, mentre in realtà sono rappresentate da saponette di Marsiglia disposte come mattoni. Si tratta di un simbolo della fragilità dei diritti umani, che possono facilmente svanire, come se ci si potesse lavare le mani da essi. Questa ironia amara è caratteristica del lavoro di Taysir Batniji, uno degli artisti più rappresentativi della diaspora palestinese, che esplora il tema dell’esilio e l’orrore della guerra nella sua mostra “Abitare il tempo”, inaugurata a Modena il 21 novembre 2025 presso la Palazzina dei Giardini Ducali.

Dettagli della mostra

La mostra, organizzata dalla Fondazione Ago e curata da Daniele De Luigi, sarà aperta fino al 15 febbraio 2026 e propone una riflessione profonda in cui l’attualità si intreccia con le memorie personali e familiari di Batniji, originario di Gaza ma residente in Francia da anni. Nonostante la distanza, l’artista mantiene un legame profondo con la sua terra d’origine, da cui è stato costretto a fuggire.

Opere esposte

Tra le opere esposte, spicca un mazzo di chiavi in vetro, simbolo di una casa a Gaza che l’artista non ha potuto rivedere e che ora non esiste più. Un’altra opera significativa è una clessidra rovesciata, in cui la sabbia non scorre, rappresentando un tempo cristallizzato in una fragile attesa. Le immagini di chiavi, accompagnate da centinaia di fotografie e brevi descrizioni, richiamano alla memoria altre case abbandonate a seguito dei bombardamenti. Un’altra serie di fotografie presenta, in modo inquietante, i resti di edifici con il linguaggio tipico degli annunci immobiliari, rendendo tangibile l’assurdità della situazione.

Riflessioni sull’attualità

L’attualità si manifesta anche in un recente dipinto che, sebbene sfocato, evoca le immagini della popolazione palestinese sradicata dall’esercito israeliano. “Abitare il tempo”, come spiega De Luigi, rappresenta la risposta dell’artista all’impossibilità di abitare uno spazio fisico. Le opere in questa prima retrospettiva in un’istituzione italiana affrontano il tema dell’esilio, del ritorno, della memoria e dei diritti, evidenziando l’identità negata. Batniji ambisce a una dimensione artistica universale, ma la sua opera rimane indissolubilmente legata alla storia palestinese, raccontata attraverso uno sguardo intimo e personale.

×