Cop30: nasce un’alleanza mondiale per tutelare 160 milioni di ettari indigeni

Marianna Perrone

Novembre 18, 2025

Il 18 novembre 2025, durante la Conferenza delle Parti (COP30) tenutasi in Brasile, è stata presentata una iniziativa intergovernativa volta a promuovere la governance fondiaria. Questo progetto rappresenta la prima iniziativa a livello globale dedicata al riconoscimento e al rafforzamento dei diritti territoriali delle popolazioni indigene e delle comunità locali che abitano nei Paesi che ospitano foreste tropicali.

Un’iniziativa globale per i diritti territoriali

Guidata da un’alleanza tra Brasile, Norvegia e PerĂ¹, l’iniziativa mira a garantire il riconoscimento o il consolidamento della titolazione di ben 160 milioni di ettari entro i prossimi cinque anni. Questo obiettivo si propone di offrire sicurezza giuridica alle aree giĂ  occupate o rivendicate da comunitĂ  ancestrali, un passo fondamentale per la protezione dei diritti di queste popolazioni. La questione della titolazione territoriale è cruciale, poichĂ© molte di queste comunitĂ  vivono in simbiosi con l’ambiente e svolgono un ruolo essenziale nella conservazione delle foreste tropicali.

L’accordo è stato accolto con favore da diversi gruppi di attivisti e organizzazioni non governative, che vedono in questo impegno un’opportunitĂ  per promuovere la sostenibilitĂ  e la giustizia sociale. Le foreste tropicali, infatti, rappresentano non solo una risorsa ecologica, ma anche una fonte di vita per le popolazioni indigene, le quali dipendono da queste terre per la loro sussistenza e cultura.

Obiettivi e aspettative dell’alleanza

Il progetto si propone di affrontare le sfide legate alla deforestazione e alla perdita di biodiversitĂ , che minacciano non solo gli ecosistemi locali, ma anche il clima globale. Attraverso il riconoscimento dei diritti territoriali, l’alleanza intende promuovere pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali, favorendo al contempo il coinvolgimento attivo delle comunitĂ  locali nella protezione delle loro terre.

I Paesi partecipanti si sono impegnati a lavorare insieme per sviluppare politiche che possano garantire il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e rafforzare la loro capacitĂ  di autogestirsi. Questo approccio rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle politiche passate, che spesso hanno ignorato le esigenze e i diritti di queste comunitĂ .

Inoltre, il successo di questa iniziativa dipenderĂ  dalla collaborazione tra i governi, le organizzazioni della societĂ  civile e le comunitĂ  locali. Ăˆ fondamentale che tutte le parti coinvolte lavorino in sinergia per garantire che gli obiettivi di tutela dei diritti territoriali siano raggiunti in modo efficace e sostenibile.

Il lancio di questa iniziativa alla COP30 segna un passo importante verso un futuro piĂ¹ giusto e sostenibile per le comunitĂ  indigene e per la conservazione delle foreste tropicali, fondamentali per la salute del nostro pianeta.

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