L’Italia ha ribadito il proprio impegno in merito alle attuali crisi geopolitiche che interessano il Medioriente e l’Ucraina. Durante una riunione del Consiglio Supremo di Difesa, tenutasi al Quirinale il 5 marzo 2025, sono state discusse le strategie da adottare riguardo ai principali dossier internazionali. Per quanto concerne la situazione a Gaza, il governo italiano ha dichiarato di essere attivamente coinvolto nell’assistenza umanitaria nella Striscia, impegnandosi anche nell’addestramento delle forze di polizia palestinesi e nella partecipazione alle iniziative promosse dall’Unione Europea e dalla comunità internazionale. Riguardo al conflitto in Ucraina, esperti e rappresentanti del governo hanno sottolineato come le azioni militari stiano evolvendo, in particolare per quanto riguarda l’uso di droni, impiegati dalla Russia anche a discapito dello spazio aereo della Nato e degli Stati membri dell’Unione Europea.
La riunione del Consiglio Supremo di difesa
Il Consiglio Supremo di Difesa si è riunito sotto la presidenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ha visto la partecipazione della premier Giorgia Meloni insieme al suo gabinetto di ministri. Tra i presenti si trovano figure chiave come il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano. Hanno preso parte all’incontro anche il sottosegretario Alfredo Mantovano e il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.
Pieno sostegno all’Ucraina, nuovo pacchetto di aiuti militari
Il Consiglio ha ribadito il “pieno sostegno italiano all’Ucraina nella difesa della sua libertà ”. Questo sostegno si traduce nel dodicesimo decreto di aiuti militari, che si inserisce nel contesto delle iniziative dell’Unione Europea e della NATO a favore di Kiev. Inoltre, è stato evidenziato l’impegno per la futura ricostruzione del Paese, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale.
Pace a Gaza solo con la soluzione a due Stati
Durante il vertice, è emersa l’idea che una pace duratura a Gaza possa essere raggiunta solo attraverso il riconoscimento e l’attuazione della soluzione dei due Stati, un approccio che mira a garantire la coesistenza pacifica tra israeliani e palestinesi.
Tenere alta la vigilanza contro gli attacchi cyber
Un altro punto discusso è stato l’importanza di mantenere alta la guardia sulla protezione delle infrastrutture critiche nazionali. Il Consiglio ha messo in evidenza la necessità di difendersi dagli attacchi informatici, nonché l’importanza crescente di dimensioni come lo spazio e l’ambiente subacqueo. Queste minacce richiedono una risposta tempestiva e adeguata, anche attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti.
Dalla Russia minacce ibride ai processi democratici
Il Consiglio ha affrontato anche il tema delle minacce ibride provenienti dalla Russia e da altri attori ostili, definendole una sfida complessa per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia. Sono stati sottolineati i gravi rischi legati alla crescente diffusione di attività offensive che sfruttano la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale in modo malevolo.
La NATO sia attenta alle minacce nel Mediterraneo
È stata evidenziata l’importanza di considerare attentamente le potenziali minacce derivanti da presenze ostili nel Mediterraneo, un aspetto che richiede l’attenzione della NATO.
Inaccettabili gli attacchi israeliani al contingente Unifil
Infine, il Consiglio ha esaminato la situazione nel Sud del Libano, dove il contesto di sicurezza si mantiene fragile con continue violazioni della risoluzione n. 1701 del 2006. È stata denunciata la ripetizione di attacchi inaccettabili da parte di Israele contro il contingente di Unifil, attualmente a guida italiana. Anche in vista delle decisioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU riguardo alla missione Unifil, è stato ribadito l’impegno a garantire la sicurezza della Linea Blu, sostenendo l’incremento delle capacità delle Forze Armate Libanesi.
