Oltre 250mila famiglie a Gaza si trovano in una situazione di grave difficoltà a causa delle recenti piogge che hanno allagato le tende nei campi profughi. Le agenzie umanitarie hanno lanciato un appello a Israele affinché permetta l’ingresso di tende e rifornimenti essenziali, poiché le precipitazioni hanno aggravato ulteriormente l’emergenza rifugiati. Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc), ha avvertito: “Perderemo vite quest’inverno. Bambini e famiglie moriranno”, come riportato dalla Bbc.
Le tende allagate dei profughi
Egeland ha espresso la sua frustrazione per il ritardo nell’attuazione del piano di pace proposto da Trump, che prevedeva l’arrivo di aiuti umanitari per alleviare la sofferenza della popolazione palestinese. Attualmente, la maggior parte degli sfollati vive in tende, molte delle quali sono state costruite in modo provvisorio. Dopo le inondazioni causate da una tempesta iniziata venerdì, molti residenti stanno cercando di ripulire gli spazi abitativi, mentre cresce la preoccupazione per la diffusione di malattie dovuta alla contaminazione dell’acqua piovana con le acque reflue.
Un milione e mezzo di persone in difficoltà
Secondo l’Nrc, che coordina il Shelter Cluster a Gaza, formato da circa 20 organizzazioni non governative, circa 1,5 milioni di persone necessitano di alloggi temporanei, essendo privi dei beni fondamentali per affrontare l’inverno. Le organizzazioni non governative hanno segnalato di essere riuscite a far entrare a Gaza solo 19mila tende dall’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, mediato dagli Stati Uniti il 10 ottobre. La situazione rimane critica, con un numero sempre crescente di persone che si trovano in condizioni precarie e senza accesso ai beni di prima necessità.
