Arrestati in Marocco un boss latitante e una donna ricercata dalla Dia

Egidio Luigi

Novembre 18, 2025

Due latitanti italiani, un uomo e una donna, sono stati arrestati a Casablanca, in Marocco, dalla Gendarmeria reale. I fuggitivi, Patrizio Forniti e Monica Montenero, erano ricercati dal 3 luglio 2024 a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma. Questo provvedimento faceva parte dell’indagine “Assedio“, condotta dal Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Roma, in collaborazione con il Reparto territoriale dell’Arma. L’operazione ha portato all’arresto di 25 persone e ha comportato lo scioglimento del Comune di Aprilia, nella provincia di Latina.

Dettagli sull’arresto a Casablanca

Il 14 novembre 2025, i due latitanti sono stati catturati a Casablanca. Patrizio Forniti è considerato il capo di un’organizzazione mafiosa che porta il suo nome ed era inserito nell’elenco dei “Latitanti pericolosi“. La sua complice, Monica Montenero, è stata arrestata insieme a lui. L’operazione di cattura è stata condotta con precisione, grazie alla cooperazione tra le autorità marocchine e quelle italiane.

Procedura di estradizione e cooperazione internazionale

La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha avviato le procedure necessarie per l’estradizione dei due latitanti. Durante l’arresto, Forniti e Montenero sono stati trovati in possesso di falsi passaporti svizzeri, un dettaglio che complica ulteriormente la loro situazione legale. Le operazioni sono sostenute dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, nell’ambito del progetto I-CAN. Inoltre, è coinvolto un esperto per la sicurezza in servizio presso l’Ambasciata d’Italia a Rabat, che collabora con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Implicazioni dell’operazione “Assedio”

L’indagine “Assedio” ha avuto un impatto significativo sulla lotta contro la criminalità organizzata in Italia. L’arresto di Forniti e Montenero rappresenta un passo importante nella repressione delle attività mafiose, che continuano a rappresentare una minaccia per la sicurezza pubblica. La collaborazione internazionale tra le forze di polizia è cruciale per affrontare la criminalità transnazionale e garantire che i latitanti vengano portati di fronte alla giustizia.

L’operazione ha dimostrato l’importanza della sinergia tra le autorità nazionali e internazionali, sottolineando come la lotta contro la mafia richieda un impegno costante e coordinato.

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