Nella notte del 12 gennaio 2025, il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli ha vissuto attimi di grande tensione. Un paziente, un cittadino romeno di 24 anni, ha aggredito il personale sanitario, causando danni significativi agli arredi e creando un clima di paura tra gli operatori.
Indagini e Aggressione al Personale
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla polizia, l’uomo era stato portato in ospedale e, in preda a una violenta agitazione, ha reagito con calci e pugni nei confronti delle infermiere, che cercavano di effettuare un prelievo. Questo comportamento ha portato a danni non solo al mobilio della stanza, ma anche a un bagno, bloccando il servizio per circa 40 minuti. L’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario e il giovane è stato arrestato.
Reazioni delle Istituzioni
La situazione ha suscitato reazioni da parte delle istituzioni. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha espresso la necessità di una riflessione sul personale dell’emergenza, sottolineando l’importanza di valorizzare il loro lavoro. Rocca ha suggerito l’idea di un contratto specifico per il personale dell’emergenza, evidenziando che il loro ruolo è spesso poco gratificato rispetto ad altri colleghi.
Solidarietà e Necessità di Tutela
Anche Eleonora Mattia, consigliera regionale del Partito Democratico del Lazio, ha commentato l’accaduto, esprimendo solidarietà al personale coinvolto. Ha ribadito l’urgenza di adottare misure per tutelare chi opera quotidianamente in corsia, affrontando crescenti difficoltà e rischi, tutto questo in un contesto di salari inadeguati e precarietà lavorativa.
Vulnerabilità del Personale Sanitario
L’episodio ha messo in luce non solo la vulnerabilità del personale sanitario, ma anche la necessità di una maggiore protezione e supporto per coloro che lavorano in situazioni di emergenza, dove il rischio di aggressioni è sempre più concreto.
