I giovani di oggi non cercano semplicemente “cose da fare”, ma desiderano esperienze autentiche, relazioni significative e figure adulte di riferimento affidabili. Questo è quanto emerge dalla XVI edizione del Rapporto Civita, intitolato ‘Semi di futuro. Giovani, cultura e benessere’, che presenta un’indagine demoscopica condotta dal Centro Studi dell’Associazione Civita, con il supporto di Swg. L’obiettivo è esplorare il legame tra il benessere emotivo dei ragazzi e le loro diverse forme di impegno e partecipazione, che spaziano dalla fruizione e produzione culturale allo sport, dal lavoro alla formazione, fino all’impegno politico e alla cittadinanza attiva. La Segretaria generale dell’Associazione, Simonetta Giordani, ha sottolineato l’importanza di ascoltare i giovani per comprendere cosa significhi per loro il concetto di benessere.
Presentazione del rapporto civita
Il 15 gennaio 2025, presso la sede dell’Associazione Civita, si è tenuta la presentazione del Rapporto, alla quale ha partecipato il presidente Gianni Letta, il quale ha preferito lasciare la parola ad altri per trattare un tema così cruciale per il futuro dei giovani. Il rapporto si basa su un campione rappresentativo di 1500 giovani e mette in evidenza che le esperienze culturali condivise devono essere accompagnate da percorsi di mediazione che diano significato alle attività proposte. È stato evidenziato che il benessere non è solo una questione di quantità di attività , ma di come queste vengono vissute. Molti ragazzi vivono le attività in modo passivo o con disagio, evidenziando l’importanza di sentirsi liberi, motivati e coinvolti per il loro benessere.
Il ruolo della scuola e degli adulti
Per promuovere il benessere dei giovani, è essenziale non solo ampliare le opportunità di accesso a cultura, sport e partecipazione, ma anche qualificarle. È fondamentale investire in ecosistemi educativi e relazionali che favoriscano la co-progettazione e la fiducia. La scuola deve evolversi in un luogo di apprendimento non solo accademico, ma anche di vita. Alfredo Valeri, responsabile Ricerca e innovazione di Civita, ha sottolineato la necessità di formare adulti ‘credibili’ che possano fungere da riferimenti emotivi per i giovani. La cultura può diventare un terreno di incontro tra adulti e ragazzi, a patto che si comprenda l’importanza di vivere insieme esperienze culturali.
La tecnologia e il benessere giovanile
Un altro aspetto discusso è il ruolo della tecnologia nel promuovere il benessere dei giovani. Diego Ciulli, Responsabile Affari istituzionali e Public policy di Google Italia, ha affermato che, sebbene il benessere e l’inclusione debbano essere garantiti dai genitori, la tecnologia può svolgere un ruolo positivo. I genitori possono controllare durata e contenuto della fruizione, permettendo ai ragazzi di accedere a contenuti educativi su piattaforme come YouTube. Tuttavia, Ciulli ha avvertito che l’uso della tecnologia diventa problematico se crea dipendenza e isola i giovani dal mondo reale.
Testimonianze di giovani attivisti
Martina Romiti, nominata Alfiere della Repubblica nel 2024 dal presidente Mattarella, ha condiviso la sua esperienza di attivismo con Libera. Ha sottolineato che i giovani possono influenzare la realtà e non devono aspettare di diventare adulti per agire. È fondamentale dare loro possibilità di espressione, poiché hanno una forte voglia di fare. Nicola Maccanico, vicepresidente di Civita, ha evidenziato l’importanza del ‘particolare’, spesso trascurato in un mondo che guarda al ‘globale’.
Infine, l’incontro si è concluso con l’intervento del cantautore romano Gabriel Monaco, noto come Vybes, che ha condiviso come la musica possa affrontare il malessere e ha esortato i giovani a parlare con i genitori o amici fidati, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto se necessario.
