La cooperazione tra Messico e Italia nella lotta contro la criminalità organizzata presenta lacune significative, nonostante l’urgenza di un’alleanza internazionale più efficace. I cartelli della droga, infatti, sembrano avere un vantaggio strategico rispetto ai governi, dimostrando una notevole capacità di adattamento e un’ottima comprensione delle tecnologie moderne, che riescono a sfruttare a proprio favore. Questa è l’analisi del procuratore Antimafia e Antiterrorismo italiano, Giovanni Melillo, rilasciata in un’intervista al quotidiano messicano Milenio.
Strategie comuni tra le organizzazioni criminali
Melillo avverte che le principali organizzazioni criminali a livello globale, inclusa la mafia italiana e i cartelli messicani, sono in grado di sviluppare strategie coordinate per tutelare le proprie operazioni e massimizzare i profitti illeciti. Questo fenomeno ha portato alla creazione di una rete criminale globale, dove le sinergie tra i gruppi possono risultare devastanti per le autorità. La capacità di queste organizzazioni di collaborare e adattarsi ai cambiamenti del contesto internazionale rende la loro attività sempre più complessa da contrastare.
Impatto dei conflitti globali sulla criminalità
Il procuratore ha anche messo in evidenza come i conflitti attuali, come quello in Ucraina e le tensioni nel Medio Oriente, possano rappresentare un elemento “formidabile” per l’evoluzione e l’espansione delle reti criminali, incluso il narcotraffico. Questi scenari di instabilità forniscono terreno fertile per la crescita delle attività illecite, poiché le organizzazioni possono approfittare del caos per espandere la propria influenza e operare con maggiore impunità.
Collaborazione tra Italia e Messico
Giovanni Melillo, parlando dal suo ufficio nella Direzione Nazionale Antimafia a Roma, ha dichiarato la sua disponibilità a supportare le autorità messicane nella lotta contro la criminalità organizzata. Ha evidenziato l’importanza di facilitare relazioni con altri Paesi europei, sottolineando che l’Italia non agisce solo per motivi di solidarietà, ma anche per il proprio interesse nel rafforzare i legami con chi può fornire informazioni vitali. La cooperazione internazionale è quindi vista come un elemento chiave per affrontare le sfide poste dalla criminalità organizzata, che richiede un approccio collettivo e strategico per essere contrastata efficacemente.
