L’ex leader del Bangladesh, Sheikh Hasina, è stata condannata a morte per crimini contro l’umanità , in seguito alla sanguinosa repressione delle manifestazioni antigovernative avvenute nel 2024. La sentenza è stata emessa il 15 febbraio 2025 da un tribunale di Dacca, mentre Hasina vive attualmente in esilio in India.
La condanna e le accuse
Il giudice Golam Mortuza Mozumder ha annunciato la condanna, dichiarando che l’ex primo ministro è stata ritenuta colpevole di tre capi d’accusa, tra cui istigazione, ordine di uccidere e inazione nel prevenire le atrocità . La corte ha deciso di infliggerle la pena di morte, un verdetto che ha suscitato forti reazioni.
La reazione di Hasina
In una dichiarazione rilasciata dal suo rifugio indiano, Hasina ha contestato la validità del processo, definendolo “un tribunale truccato, istituito e presieduto da un governo non eletto e privo di mandato democratico”. Ha sottolineato che le sentenze sono state emesse in modo parziale e con motivazioni politiche.
Altri verdetti del tribunale speciale
Il tribunale speciale del Bangladesh ha emesso una condanna simile per l’ex ministro dell’Interno, Asaduzzaman Khan Kamal, anch’egli latitante, mentre l’ex capo della polizia, Chowdhury Abdullah Al-Mamun, ha ricevuto una pena di cinque anni. Al-Mamun, attualmente in custodia cautelare, ha beneficiato di clemenza per il suo contributo al processo, inclusa la fornitura di prove materiali.
La violenza durante le proteste
La corte ha evidenziato che gli attacchi durante le proteste studentesche dell’anno precedente erano stati “diretti contro la popolazione civile” e caratterizzati da una violenza “diffusa e sistematica”. Secondo la sentenza, Sheikh Hasina ha commesso crimini contro l’umanità non solo per aver ordinato l’uso di droni, elicotteri e armi letali, ma anche per non aver adottato misure preventive e punitive per fermare la violenza.
Un momento cruciale nella storia del Bangladesh
Questa condanna segna un momento cruciale nella storia recente del Bangladesh, evidenziando le tensioni politiche e le violazioni dei diritti umani che hanno caratterizzato il paese negli ultimi anni.
