L’Ecuador respinge al referendum la proposta di riapertura delle basi Usa

Marianna Perrone

Novembre 17, 2025

Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha ufficialmente accettato la sconfitta nel referendum che ha promosso, dove gli elettori sono stati chiamati a esprimere il proprio parere su questioni cruciali come il ritorno delle basi militari statunitensi nel Paese e l’avvio di un processo costituente. Attraverso un messaggio sui social media, Noboa ha dichiarato di rispettare “la volontà del popolo ecuadoriano”, aggiungendo che, nonostante la bocciatura, il suo “impegno con il Paese si rafforza”.

Risultati del referendum

Con il conteggio di circa il 95% delle schede, il “no” ha prevalso in tutte e quattro le domande sottoposte al voto. In particolare, la proposta di convocare un’Assemblea costituente è stata respinta da oltre il 60% degli elettori, mentre più di due terzi dei votanti si sono opposti al ritorno delle basi militari straniere. Questo risultato rappresenta un ostacolo significativo per Noboa nel tentativo di riformare l’architettura istituzionale ereditata dall’era di Rafael Correa.

Controversie sulle basi militari

Uno dei punti più controversi riguardava la possibilità di riaprire le basi militari di Manta e Salinas, che in passato erano state il fulcro delle operazioni antidroga degli Stati Uniti. La questione ha suscitato un ampio dibattito politico, evidenziando le tensioni tra la necessità di sicurezza interna e la sovranità nazionale.

Implicazioni per l’agenda di Noboa

La sconfitta nel referendum complica ulteriormente l’agenda di Noboa, che aveva legato parte della sua strategia di sicurezza alla cooperazione con gli Stati Uniti. Questo contesto è stato ulteriormente aggravato dai recenti raid ordinati dalla Casa Bianca contro presunti narcotrafficanti nei Caraibi e nel Pacifico, che hanno sollevato interrogativi sulla direzione futura delle relazioni bilaterali.

Futuro degli accordi con Washington

Attualmente, il governo non ha fornito indicazioni chiare riguardo al futuro degli accordi preliminari già firmati con Washington, a seguito della visita in Ecuador della segretaria alla Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Kristi Noem. La situazione rimane incerta e potrebbe influenzare le politiche di sicurezza e difesa del Paese.

La sfida per Noboa

Per Noboa, questa rappresenta la prima significativa battuta d’arresto dalla sua elezione nel 2023 e dalla riconferma avvenuta ad aprile. La sfida ora sarà quella di ripristinare la fiducia del popolo ecuadoriano e trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza e il rispetto della sovranità nazionale.

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