Le recenti elezioni tenutesi domenica in Cile hanno delineato un panorama politico in evoluzione, caratterizzato da un significativo spostamento verso posizioni più radicali. Il Partito Repubblicano, guidato dall’ultraconservatore José Antonio Kast, ha conquistato un posto al ballottaggio accanto alla candidata comunista Jeannette Jara. I risultati preliminari indicano un rafforzamento della destra, che ha ottenuto 76 seggi su 155 alla Camera dei Deputati e 25 su 50 al Senato.
La composizione della nuova camera dei deputati
Nella nuova Camera dei Deputati, composta da 155 membri, la coalizione di centrosinistra Unità per il Cile ha ottenuto 61 seggi. Al contrario, il blocco Cambio per il Cile, guidato dai repubblicani di Kast e comprendente libertari e cristiano-sociali, ha visto un notevole incremento, passando da 15 a 42 seggi. La destra tradizionale, rappresentata dalla coalizione Cile Grande e Unito, ha conquistato 34 seggi. Inoltre, il Partido della Gente, un movimento populista non allineato ai due principali schieramenti, ha ottenuto 14 seggi, mentre i Verdi, i Regionalisti e gli Umanisti si sono fermati a 3. Un solo deputato indipendente completa il quadro, portando il totale del fronte conservatore a 76 seggi, mentre il centrosinistra, insieme agli indipendenti, si attesta a 62.
I risultati al senato
Il rinnovato Senato, che include rappresentanti di sette regioni, ha visto il blocco di Kast compiere un balzo significativo, passando da 1 a 7 senatori. Con i 18 senatori della destra tradizionale, l’opposizione raggiunge un totale di 25 seggi su 50. Dall’altro lato, il campo governativo ha ottenuto 19 seggi, ai quali si aggiungono i 3 della Democrazia Cristiana e 4 indipendenti. Questo nuovo assetto politico segna un cambiamento decisivo nel panorama legislativo cileno, evidenziando un crescente sostegno per le correnti conservatrici e una diminuzione dell’influenza delle forze moderate.
La situazione politica in Cile, quindi, si presenta come un campo di battaglia tra ideologie contrapposte, con una destra sempre più forte e una sinistra che deve riorganizzarsi per affrontare queste nuove sfide.
