È venuta a mancare Alice Wong, una figura di spicco nel panorama della scrittura e dell’attivismo per i diritti delle persone con disabilità. La sua scomparsa, avvenuta venerdì 14 febbraio 2025 in un ospedale di San Francisco, è stata confermata da Sandy Ho, un amico intimo della famiglia, secondo quanto riportato dal Guardian. Wong, che aveva 51 anni, è deceduta a causa di un’infezione.
La visione di Alice Wong
Alice Wong è stata descritta da Ho come una “luminare del movimento per la giustizia delle persone con disabilità”. La sua visione era quella di un mondo in cui le persone disabili, in particolare quelle appartenenti a gruppi emarginati come la comunità LGBTQ+ e gli immigrati, potessero vivere in totale libertà e autonomia, prendendo decisioni per le proprie vite.
La storia personale di Wong
Nata da genitori immigrati di Hong Kong, Wong ha condiviso la sua personale esperienza, raccontando come sia cresciuta affrontando la distrofia muscolare e come questo l’abbia spinta a diventare un’attivista. Ha messo in luce le delusioni che le persone disabili, queer e immigrate sperimentano a causa delle politiche e dei sistemi statunitensi. Utilizzava una sedia a rotelle elettrica e un dispositivo di respirazione assistita, definendosi spesso come un “cyborg disabile”, una scelta che rifletteva la sua identità e il suo approccio all’attivismo.
L’eredità di Alice Wong
Alice Wong ha lasciato un’eredità significativa nel campo dei diritti civili, ispirando generazioni di attivisti e sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problematiche che riguardano le persone con disabilità. La sua voce e il suo impegno continueranno a risuonare nel dibattito sui diritti umani e sull’inclusione sociale.
