Le economie della rinuncia: il futuro incerto delle famiglie italiane

Marianna Perrone

Novembre 16, 2025

La salute delle famiglie italiane continua a essere messa alla prova da fattori economici e relazionali, come evidenziato nel report annuale del Centro Internazionale Studi Famiglia, intitolato “Il fragile domani. La famiglia alla prova della contemporaneità”. Il documento, pubblicato nel 2025, ha rivelato che il 45,2% delle famiglie attribuisce la propria ansia a problematiche legate alla salute, mentre il 34,7% cita le difficoltà economiche e il 32,2% i problemi lavorativi. L’indagine ha messo in luce anche come il benessere personale e la gestione della casa siano le principali voci di spesa a cui le famiglie hanno dovuto rinunciare. In un contesto sempre più digitalizzato, il 58% dei nuclei familiari con figli utilizza quotidianamente strumenti come ChatGPT.

Il benessere psicologico e le relazioni familiari

Il report 2025 del CISF, realizzato in collaborazione con Eumetra su un campione di 1.600 famiglie italiane, si è concentrato su come il benessere psicologico e relazionale sia influenzato dalle dynamiche familiari e dal contesto sociale. Francesco Belletti, direttore del CISF, ha sottolineato che la questione del “fragile domani” non riguarda solo l’individuo, ma è un tema che tocca la qualità della vita e il benessere collettivo. L’indagine ha evidenziato che la salute fisica e mentale delle famiglie è fortemente interconnessa alle relazioni che si instaurano al loro interno e con l’esterno. La fotografia scattata dal report rivela un contesto di solitudine, difficoltà economiche e sfide educative che affligge la società.

Condizioni economiche e vulnerabilità psicologica

Dall’analisi emerge che la maggior parte delle famiglie italiane si colloca nella fascia economica intermedia. L’indagine ha evidenziato le “economie della rinuncia”, con il 32,5% delle famiglie che ha dovuto tagliare spese per il benessere personale e il tempo libero, il 32,4% per le spese domestiche e il 18,5% per le spese sanitarie. La salute mentale risulta compromessa, con un’alta percentuale di italiani che vive una “vulnerabilità psicologica”: oltre un terzo della popolazione (il 35,2%) riporta almeno un problema di salute, mentre il 60% ammette di soffrire di ansia e stress. Le cause principali sono legate a problemi di salute, difficoltà economiche e questioni lavorative. Inoltre, il 40% della popolazione ha cercato o desiderato supporto per affrontare ansia, depressione e stress nel corso del 2024.

Prospettive future degli italiani

Le aspettative per il futuro rivelano un panorama preoccupante. Il 57% degli italiani prevede un peggioramento generale della situazione in Italia e nel mondo, mentre le previsioni per le famiglie appaiono meno pessimistiche, con il 56,7% degli intervistati che si aspetta stabilità. Questo divario nelle aspettative riflette la percezione di un futuro incerto a livello nazionale, ma una certa fiducia nel contesto familiare.

Giovani e solitudine

Un aspetto significativo è la condizione economica dei giovani-adulti, con il 74,1% di loro ancora residente nella famiglia d’origine e in una situazione socioeconomica bassa o media. Per coloro che hanno cercato di costruire la propria indipendenza, la solitudine emerge come una delle principali fonti di sofferenza, caratterizzata dall’assenza di reti sociali. Questo fenomeno crea una “generazione sandwich”, che si trova a dover gestire contemporaneamente le esigenze della propria famiglia e quelle dei genitori anziani. Nel campione del CISF 2025, quasi il 42,6% delle famiglie con figli è coinvolto in compiti di caregiving per familiari non autosufficienti.

Animali domestici e dinamiche familiari

Il report ha anche evidenziato un cambiamento nelle strutture familiari. Il 58,7% degli intervistati ha notato una crescente prevalenza di figli unici e nuclei monogenitoriali, mentre il 59,8% possiede almeno un animale domestico. Questo dato sale al 71% tra le coppie con figli e al 74,9% per i nuclei monogenitoriali. Gli animali domestici sono visti come una risposta al bisogno di legami affettivi, generando fenomeni come il “dog parenting”, in cui gli animali vengono trattati come membri della famiglia.

Il ruolo della tecnologia

Infine, il report ha esaminato l’impatto della tecnologia sulla vita familiare. Tra le preoccupazioni dei genitori, l’uso delle tecnologie digitali è al secondo posto, con il 21,7% degli intervistati che esprime timori al riguardo. Il conflitto legato all’uso del cellulare è presente nel 55,4% dei casi. Gli stili educativi variano, con il 36,7% dei genitori classificati come “domatori” e il 24,4% come “disarmati”. Riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale, il 58,4% delle famiglie con figli minorenni utilizza ChatGPT per attività informative e scolastiche.

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