Fortuna o sfortuna? Le credenze europee legate al gatto nero nel folklore

Egidio Luigi

Novembre 16, 2025

Il 17 novembre si celebra la Giornata mondiale del Gatto Nero, una ricorrenza che richiama l’attenzione su un animale spesso associato a superstizioni e credenze popolari radicate nella cultura europea. Sebbene molte di queste credenze siano frutto di un’epoca passata, il fascino e il mistero che circondano il gatto nero persistono. Recenti studi condotti da Babbel, un’applicazione dedicata all’insegnamento delle lingue, hanno rivelato come questo felino venga percepito in diverse nazioni del mondo.

Francia: chat noir

In Francia, il gatto nero è considerato un portatore di sfortuna, in particolare per chi decide di adottarne uno. La situazione è preoccupante, poiché il numero di gatti neri abbandonati è in crescita. Questo fenomeno è aggravato dalla popolarità dei social media, in particolare di Instagram, dove i gatti neri risultano difficili da fotografare e meno attraenti per gli influencer. Di conseguenza, molti preferiscono gatti di altre colorazioni. Tuttavia, esistono iniziative come quella promossa dal sito wanimo.fr, che ha lanciato la campagna #Perlenoire per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione di gatti neri e combattere lo stigma associato a questi animali.

Svezia: svarta katten

In Svezia, il 27 ottobre si celebra la Giornata del Gatto Nero, nota come svarta kattens dag. Qui, il gatto nero porta sfortuna solo se attraversa la strada. Gli svedesi hanno un modo curioso per scongiurare la malasorte: sputare tre volte dietro la spalla sinistra. Oltre ai gatti neri, anche le donne e i preti sono considerati portatori di sfortuna quando si trovano a pescare e attraversano la strada. Questa credenza aggiunge un ulteriore strato di superstizione legato a situazioni quotidiane.

Germania: schwarze katze

In Germania, il gatto nero, conosciuto come die schwarze Katze, è visto come un segno di sfortuna solamente se attraversa la strada da sinistra a destra. Se lo fa nella direzione opposta, invece, porta fortuna. Una spiegazione di questa credenza potrebbe derivare dall’idea che, al Giudizio Universale, le persone buone si collocano a destra, mentre quelle cattive a sinistra. Questa distinzione ha radici profonde nella cultura tedesca e continua a influenzare la percezione del gatto nero.

Gran Bretagna: black cat

In Gran Bretagna, la superstizione è invertita rispetto alla Germania: il gatto nero porta sfortuna se attraversa da destra a sinistra. Al contrario, se lo fa da sinistra a destra, rappresenta un segno di buona sorte. Inoltre, se un gatto nero si avvicina a una persona, ciò è considerato un presagio positivo, mentre se si allontana, si teme che porti via la buona sorte. Questa dualità nella percezione del gatto nero riflette la complessità delle credenze popolari britanniche.

Spagna: gato negro

In Spagna, il gatto nero è tradizionalmente associato a sfortuna, soprattutto quando attraversa la strada. La sua reputazione è talmente negativa che alcuni attivisti a Barcellona hanno richiesto che il gatto nero fosse rimosso dalle decorazioni della festa di San Giovanni, a causa del suo passato legato ai roghi medievali. Nonostante questa cattiva fama, il Gato Negro, un’amministrazione della lotteria di Capodanno, ha venduto per anni biglietti vincenti, dimostrando che non tutti lo considerano un simbolo di malasorte.

Brasile: gato preto

In Brasile, il gatto nero è visto come un portatore di sfortuna, ma se si avvicina a una persona, può portare fortuna, per poi portarla via quando si allontana. La vendetta contro la cattiva sorte, colpendo i gatti, è sconsigliata. Lo scrittore Paulo Coelho, noto per il suo libro “Il cammino di Santiago”, avverte che uccidere un gatto nero può portare sette anni di disgrazie. Queste credenze evidenziano l’importanza culturale e simbolica del gatto nero in diverse società.

La Giornata mondiale del Gatto Nero rappresenta quindi un’opportunità per riflettere su queste superstizioni e promuovere l’adozione di questi felini, liberandoli da pregiudizi e credenze infondate.

×