Si sono aperte oggi, 14 dicembre 2025, alle ore 8:00 locali (le 12:00 in Italia), le urne in Cile per le elezioni presidenziali e legislative. Queste votazioni sono decisive per la scelta del successore di Gabriel Boric e per la nuova composizione della Camera e del Senato.
Il voto obbligatorio e l’affluenza
Con il ripristino del voto obbligatorio, oltre 15 milioni di cileni sono stati chiamati a esprimere la propria preferenza nei seggi elettorali. Le previsioni indicano un’affluenza record, segno dell’interesse e dell’importanza di queste elezioni. Tuttavia, secondo gli ultimi sondaggi, nessuno dei candidati alla presidenza sembra in grado di raggiungere il 50% dei voti necessari per una vittoria immediata al primo turno. Pertanto, il risultato finale si deciderà solo nel ballottaggio programmato per il 14 dicembre.
I candidati principali
La principale candidata in corsa è Jeannette Jara, rappresentante della coalizione di sinistra Unidad por Chile, che secondo le indagini di opinione si attesta attorno al 30% delle preferenze. La destra, invece, si presenta frammentata con tre candidati. José Kast, del Partito Repubblicano, è considerato il favorito per conquistare un posto al ballottaggio, insieme a Johannes Kaiser, un libertario nostalgico del regime di Pinochet, che potrebbe rivelarsi una sorpresa, e alla moderata Evelyn Matthei.
Outsider e nuove influenze
Non mancano in gara anche alcuni outsider. Tra questi, Franco Parisi, del populista Partido de la Gente; Harold Mayne-Nicholls, ex presidente della Federcalcio cilena e giornalista; Marco EnrÃquez-Ominami, progressista indipendente; e Eduardo Artés, leader del Partito Proletario. Questi candidati potrebbero influenzare in modo significativo il panorama politico cileno, rendendo queste elezioni particolarmente avvincenti.
