Tar: annullata l’ordinanza che vietava l’accesso ai cani nelle aree giochi

Marianna Perrone

Novembre 13, 2025

La recente sentenza del TAR del LAZIO ha messo in discussione l’ordinanza del sindaco di MONTORIO, emessa nel settembre 2024, che vietava l’accesso ai cani nelle aree giochi per bambini e imponeva l’uso della museruola per i cani di media e grossa taglia. L’associazione di protezione ambientale EARTH ha presentato ricorso, sostenendo che tali restrizioni limitassero eccessivamente la libertà di circolazione dei cittadini e la loro possibilità di esprimere la propria personalità.

Argomentazioni dell’associazione

L’associazione ha argomentato che le necessità di tutela della salute e dell’igiene pubblica potessero essere garantite attraverso l’applicazione delle normative già esistenti, le quali già prevedono l’obbligo di raccogliere le deiezioni degli animali da parte dei loro custodi. Il TAR ha accolto questa posizione, evidenziando come l’amministrazione debba esercitare il proprio potere in modo proporzionato, tenendo conto non solo dell’interesse pubblico, ma anche degli interessi privati e pubblici che possono entrare in conflitto.

Decisione del tribunale

Il tribunale ha quindi ritenuto che l’ordinanza fosse eccessivamente restrittiva, poiché il divieto di accesso per gli animali, anche se custoditi, limitava la libertà di circolazione delle persone. Il TAR ha sottolineato che la sicurezza e l’igiene pubblica possono essere preservate attraverso attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle normative già in vigore, piuttosto che con divieti generali.

Obbligo di museruola

Un altro punto critico sollevato dal TAR riguarda l’obbligo di museruola per i cani di determinate taglie. Il tribunale ha definito questo criterio come generico e privo di riferimenti oggettivi, violando così l’ordinanza del MINISTERO DELLA SALUTE del 3 marzo 2009. Questa normativa non imponeva l’uso della museruola per i cani all’aperto, ma richiedeva ai custodi di portare con sé una museruola da applicare solo in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali, o su richiesta delle autorità competenti.

Implicazioni della sentenza

La sentenza del TAR del LAZIO rappresenta un importante precedente per le amministrazioni locali, sottolineando la necessità di bilanciare le esigenze di sicurezza pubblica con il diritto dei cittadini di circolare liberamente e di portare con sé i propri animali. La decisione potrebbe influenzare future ordinanze simili in altre località, invitando i sindaci a considerare attentamente le normative esistenti e a evitare restrizioni eccessive.

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