La situazione in Medioriente continua a mantenere una fragile tregua, nonostante le operazioni di raid mirati da parte di Israele. Tre mesi prima del massacro del 7 ottobre 2023, orchestrato da Hamas, Ronen Bar, all’epoca direttore dello Shin Bet, presentò al primo ministro Benjamin Netanyahu un documento riservato. In questo documento, Bar esprimeva la necessità di rivedere la politica nei confronti di Gaza, proponendo un nuovo approccio strategico per affrontare i fondamentalisti e le diverse minacce emergenti.
Reazione dell’esercito di Tel Aviv
L’esercito di Tel Aviv ha preso posizione contro gli attacchi perpetrati dai coloni israeliani nei confronti dei palestinesi, definendoli come comportamenti che “oltrepassano la linea rossa”. Le autorità militari hanno dichiarato: “Interverremo per porre fine a questo fenomeno”, sottolineando l’intento di garantire la sicurezza e l’ordine nella regione.
Costruzione del muro di separazione
Nel frattempo, Israele ha avviato la costruzione di un nuovo muro di separazione lungo il confine con il Libano. Questa opera si sviluppa lungo la Linea Blu, come riportano le fonti locali. Le immagini diffuse dai media mostrano i lavori in corso nel tratto centrale della linea di demarcazione tra i due Paesi, precisamente nella località di Yarun, di fronte alla località israeliana di Yiron. La costruzione di questo muro rappresenta un ulteriore passo nella strategia di sicurezza israeliana, mirata a contenere le tensioni e le minacce provenienti dal confine settentrionale.
