Gaza: Israele conferma la morte di un altro ostaggio e avvia operazione in Cisgiordania

Marianna Perrone

Novembre 10, 2025

La situazione nel Medioriente continua a essere fragile, mantenendo una certa stabilità nonostante l’operato dell’IDF, che ha proseguito con raid mirati. Recentemente, Israele ha ricevuto la salma di un altro ostaggio deceduto, la quale è stata trasferita tramite la Croce Rossa a una forza congiunta composta dall’esercito israeliano (IDF) e dai servizi di sicurezza interni (Shin Bet) all’interno della Striscia di Gaza.

Il bilancio delle vittime e il rientro dei corpi

Fonti sanitarie palestinesi hanno comunicato che quindici corpi di palestinesi, restituiti da Israele in base agli accordi della tregua mediata dagli Stati Uniti, sono stati portati all’ospedale Nasser di Khan Younis, situato nella parte meridionale della Striscia. Questo sviluppo segue una serie di operazioni militari condotte dall’esercito israeliano, che ha annunciato di aver neutralizzato un militante nel nord della Cisgiordania.

In un contesto di crescente tensione, una fonte di Hamas, riportata da Al Jazeera, ha affermato che il corpo di un ostaggio è stato recuperato sabato a Rafah; si tratterebbe dei resti di un soldato israeliano ucciso nel 2014. L’agenzia palestinese Wafa, citando dati forniti da Hamas, ha aggiornato il bilancio complessivo delle vittime nella Striscia di Gaza, che ha superato le 69mila unità dall’inizio del conflitto. Questo conteggio è stato modificato dopo il ritrovamento di numerosi corpi rimasti sepolti sotto le macerie, evidenziando l’impatto devastante del conflitto sulla popolazione locale.

Le operazioni militari e le reazioni internazionali

Le operazioni militari da parte dell’IDF continuano a suscitare preoccupazioni a livello internazionale. Mentre Israele giustifica le sue azioni come necessarie per garantire la sicurezza del paese e dei suoi cittadini, le organizzazioni umanitarie e i governi esteri esprimono preoccupazione per la crescente perdita di vite umane e le condizioni di vita nella Striscia di Gaza. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione, chiedendo un cessate il fuoco duraturo e un impegno per la pace nella regione.

La tregua attuale, sebbene fragile, rappresenta un’opportunità per riprendere i dialoghi di pace, ma le tensioni rimangono elevate. Le famiglie degli ostaggi e delle vittime continuano a vivere nell’incertezza, mentre le speranze di una risoluzione pacifica sembrano lontane. La situazione attuale richiede un’attenzione costante e un impegno rinnovato da parte della comunità globale per affrontare le cause profonde del conflitto e promuovere la stabilità nella regione.

×