Ex comandante ucraino Zaluzhny accusato di essere coinvolto nel sabotaggio di Nord Stream

Marianna Perrone

Novembre 10, 2025

Gli inquirenti della Germania stanno approfondendo la questione riguardante l’attentato ai gasdotti Nord Stream, avvenuto nel Mar Baltico. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il gruppo di ucraini responsabile dell’esplosione sarebbe stato operante sotto la direzione di Valeriy Zaluzhny, allora comandante delle forze armate ucraine. Le autorità tedesche, comprese la polizia e i pubblici ministeri, hanno delineato un quadro chiaro in merito all’operato di un’unità militare d’élite ucraina, la quale avrebbe eseguito gli attacchi seguendo precise istruzioni del generale Zaluzhny. L’intento dei sabotatori era quello di compromettere le entrate petrolifere della Russia e ridurre i suoi legami economici con la Germania.

Il contesto dell’attacco ai gasdotti

L’attacco ai gasdotti Nord Stream ha suscitato una vasta gamma di reazioni a livello internazionale. La situazione geopolitica attuale, caratterizzata da tensioni tra Russia e Ucraina, ha reso l’argomento particolarmente delicato. Le esplosioni, avvenute nel settembre 2022, hanno avuto un impatto significativo sulle forniture energetiche europee, accendendo i riflettori su questioni di sicurezza energetica e dipendenza economica. La Germania, in particolare, ha visto un cambiamento radicale nelle sue politiche energetiche a seguito di questi eventi.

Le indagini condotte dalla procura tedesca hanno messo in luce il coinvolgimento di un’unità militare ucraina d’élite, la quale avrebbe operato con l’obiettivo di danneggiare l’economia russa. L’analisi delle prove raccolte ha portato a sospettare che l’operazione fosse stata pianificata con attenzione, con l’intento di colpire uno dei principali canali di approvvigionamento energetico della Russia. La Germania, che storicamente ha mantenuto legami economici forti con Mosca, si trova ora a dover riconsiderare queste relazioni alla luce delle nuove evidenze.

Il ruolo di Valeriy Zaluzhny

Valeriy Zaluzhny, il generale ucraino al centro delle indagini, è una figura chiave nel contesto militare ucraino. La sua leadership ha giocato un ruolo fondamentale nella strategia difensiva dell’Ucraina, specialmente durante il conflitto con la Russia. Le autorità tedesche stanno esaminando il suo coinvolgimento diretto nella pianificazione e nell’esecuzione degli attacchi ai gasdotti, cercando di chiarire fino a che punto la sua figura sia stata centrale nelle operazioni di sabotaggio.

Le affermazioni riguardanti la sua responsabilità potrebbero avere ripercussioni significative non solo per l’Ucraina, ma anche per le relazioni tra Berlino e Kiev. La Germania, infatti, si trova in una posizione delicata, dovendo bilanciare il sostegno all’Ucraina nella sua lotta per la sovranità con la necessità di mantenere stabilità economica e relazioni diplomatiche con la Russia.

Le ripercussioni internazionali

L’indagine tedesca sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream ha attirato l’attenzione di molti paesi, creando un clima di incertezza nelle relazioni internazionali. I risultati delle indagini potrebbero influenzare le decisioni politiche e strategiche di diversi attori globali, in particolare in Europa. Le tensioni tra Russia e Ucraina, già elevate, potrebbero ulteriormente intensificarsi a seguito di queste rivelazioni.

Inoltre, la questione della sicurezza energetica si è posta con urgenza nell’agenda europea, spingendo molti paesi a riconsiderare le proprie strategie energetiche e le fonti di approvvigionamento. La Germania, in particolare, sta cercando di diversificare le proprie forniture energetiche per ridurre la dipendenza dalla Russia. Le implicazioni economiche e politiche di questo scenario sono ampie e complesse, richiedendo un’attenta analisi da parte dei leader europei e delle istituzioni internazionali.

La situazione rimane in evoluzione e le indagini proseguono, mentre il mondo osserva con attenzione gli <strongsviluppi futuri legati a questo caso di rilevanza internazionale.

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