Lavrov: l’impiego di assetti russi per Kiev è un inganno e una rapina

Marianna Perrone

Novembre 9, 2025

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha espresso forti critiche nei confronti della Commissione Europea, accusandola di interpretare in modo distorto la Carta delle Nazioni Unite e altre normative internazionali. In una dichiarazione riportata il 15 gennaio 2025 da Ria Novosti, Lavrov ha definito le azioni dell’ente europeo come un “inganno” e una “rapina”, in riferimento all’ipotesi di utilizzare gli asset congelati della Russia per finanziare il sostegno a Kiev.

Posizione legale della russia

Lavrov ha sottolineato che qualsiasi piano volto a estorcere denaro alla Russia, indipendentemente da come venga presentato, è privo di fondamento legale. “Non esiste un modo legale per farlo”, ha affermato il ministro, lasciando intendere che la Russia adotterà misure di risposta adeguate a tali iniziative.

Tensione internazionale e asset congelati

La questione degli asset russi congelati è diventata un tema di crescente tensione internazionale, con la Russia che continua a difendere la propria posizione di fronte a pressioni esterne. La dichiarazione di Lavrov evidenzia la frustrazione di Mosca nei confronti delle politiche europee e delle misure adottate in risposta al conflitto in Ucraina, ritenute inaccettabili dal governo russo.

Rapporti tesi tra russia e unione europea

Le affermazioni del ministro degli Esteri si inseriscono in un contesto di rapporti sempre più tesi tra la Russia e l’Unione Europea, segnati da sanzioni reciproche e da un clima di sfiducia crescente. La Russia, infatti, continua a considerare la protezione dei propri asset come un principio fondamentale, mentre l’Europa cerca di trovare soluzioni per sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa.

×