La passione avvolge gli amanti, superando ogni confine umano e divino, come Paolo e Francesca di Dante, interpretati da Previati.

Egidio Luigi

Novembre 9, 2025

Si può rappresentare il vento attraverso l’arte, trasmettendo emozioni come il dolore e l’amore. Un esempio emblematico è il Compianto sul Cristo morto realizzato da Niccolò dell’Arca nella chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna, dove la figura di Maria Maddalena si lancia con disperazione sul corpo di GesĂą. Questo gesto drammatico evoca un dolore profondo, simile alla forza del vento che si manifesta attraverso il movimento della sua veste. La scena risale alla seconda metĂ  del Quindicesimo secolo.

Il ritorno del vento nell’arte di Gaetano Previati

Quattro secoli dopo, il vento torna a farsi sentire nell’opera di Gaetano Previati, che riprende una delle storie d’amore piĂą celebri e tormentate, quella di Paolo e Francesca narrata da Dante Alighieri nel V canto dell’Inferno. Previati riesce a catturare l’essenza di questa vicenda, mescolando passione e sofferenza in un’immagine che, pur essendo potente, cela al suo interno una dimensione piĂą profonda e intima. La sua arte diventa così un atto di ribellione contro la condanna divina, avvicinando il pubblico alla figura di Dante.

Il poema di Dante descrive il tormento dei dannati, costretti a subire la violenza di un vento incessante che li trascina e li tormenta. I peccatori carnali, privi di ragione, sono costretti a vivere in balia di questa tempesta, incapaci di opporre resistenza se non attraverso grida disperate. In questo contesto, la pittura di Previati, caratterizzata da un uso filamentoso dei colori, rappresenta mirabilmente le scie di questo vento perpetuo e le lamentele dei dannati.

La figura di Paolo e Francesca

Tra la massa indistinta di anime tormentate, due figure si stagliano: Paolo e Francesca, avvolti in un abbraccio che sfida il vento e la condanna divina. Questi due amanti, uniti dalla passione, sono stati separati dalla violenza di Gianciotto Malatesta, marito di Francesca, che li ha sorpresi e uccisi nel castello di Gradara. La loro storia, tragica e intensa, è rappresentata da Previati con una luce che mette in risalto l’umanitĂ  dei due protagonisti, rendendoli quasi vicini al pubblico.

Dante stesso, di fronte a questa coppia, prova un tremore di pietĂ  e smarrimento. La sua richiesta di interagire con loro è un atto di compassione, e la risposta di Paolo e Francesca, che si staccano dal gruppo di dannati, rappresenta un momento di grazia. In questo frangente, Previati riesce a catturare l’essenza di un amore che trascende le sofferenze infernali, rappresentando l’abbraccio dei due amanti come un simbolo di resistenza.

Il messaggio di amore e dannazione

Dante percepisce il rischio di essere colpito dalla stessa dannazione di Paolo e Francesca, i quali non mostrano segni di pentimento. Le parole di Francesca, che affermano l’inevitabilitĂ  dell’amore, risuonano come una sfida al divino e al destino. L’amore, per loro, diventa un legame indissolubile, un destino che non può essere controllato nĂ© dalla ragione nĂ© dalla religione. Anche nel cuore dell’Inferno, la loro unione rimane intatta, simbolo di un amore eterno.

Un verso di grande impatto, che emerge nel racconto, sottolinea il momento in cui il tradimento si consuma, ma anche il giuramento di Francesca, che afferma che nulla potrĂ  separarli. Le sue parole, cariche di potenza, evocano la forza femminile che sfida le leggi divine. La promessa di quel bacio diventa un atto di ribellione, un segno che l’amore può trascendere ogni limite, persino quello imposto da Dio.

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