Telefoni in aula: la Rete degli Studenti promuove una controcircolare

Marianna Perrone

Novembre 8, 2025

Questa mattina, il 14 novembre 2025, la Rete degli Studenti Medi del Lazio ha manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma, esprimendo la propria contrarietà alla circolare emessa dal ministro Giuseppe Valditara. Questa direttiva vieta l’uso dei telefoni cellulari all’interno delle aule e durante l’intera giornata scolastica.

Il divieto di utilizzo dei cellulari

Nel mese di settembre, il Ministero aveva già diffuso un documento che stabilisce il divieto di utilizzo dei cellulari negli spazi scolastici. Diverse istituzioni stanno modificando i loro regolamenti interni in seguito a questa nuova normativa, ma il sindacato studentesco contesta questa linea, sostenendo che non rappresenti il modello educativo adeguato per il futuro degli studenti.

Le dichiarazioni di Bianca Piergentili

Bianca Piergentili, coordinatrice regionale della Rete Studenti Lazio, ha dichiarato: “Questa strategia non educa all’uso responsabile dei dispositivi digitali, che potrebbero invece rivelarsi utili per la didattica. Si trasmette un messaggio di obbedienza, piuttosto che di responsabilità“. Ha poi evidenziato le difficoltà economiche che il settore scolastico sta affrontando, sottolineando che nella legge di bilancio 2025 sono previsti tagli per 99 milioni di euro. “Nove scuole su dieci non rispettano le normative di sicurezza e necessitano di interventi urgenti, mentre il Ministero si concentra sul divieto di telefoni“, ha aggiunto.

Proposte della Rete degli Studenti Medi

Per opporsi a questa situazione, la Rete degli Studenti Medi ha deciso di redigere una controcircolare, proponendo un nuovo approccio educativo. “Vogliamo che il Ministro dell’Istruzione ripensi alla didattica, sostenendo un’educazione digitale e tecnologica che ci fornisca gli strumenti necessari per costruire il nostro futuro. Desideriamo una scuola che ci ascolti, piuttosto che punirci”, ha concluso Piergentili. La mobilitazione di oggi rappresenta solo un passo di un percorso più ampio, volto a garantire un’istruzione che risponda alle esigenze degli studenti e alla realtà contemporanea.

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