Siccità in Iran: il governo introduce razionamento dell’acqua a Teheran

Marianna Perrone

Novembre 8, 2025

Il governo dell’Iran ha comunicato una nuova strategia per affrontare la crisi idrica che sta colpendo Teheran, la capitale con oltre 10 milioni di abitanti. Durante una conferenza stampa, il ministro dell’Energia, Abbas Ali Abadi, ha annunciato che le forniture idriche verranno interrotte periodicamente. Questa misura è stata presa per limitare i consumi e contrastare gli sprechi, in un contesto di siccità senza precedenti che ha colpito il paese.

La decisione di interrompere l’acqua è stata giustificata da Abadi come un modo per prevenire ulteriori sprechi, anche se ha riconosciuto che tali interruzioni potrebbero causare disagi ai cittadini. Già nei giorni scorsi, vari media locali hanno riportato notizie di interruzioni notturne dell’acqua, una situazione che ha suscitato preoccupazione tra i residenti. Un funzionario governativo ha descritto la carenza di pioggia a Teheran come “praticamente senza precedenti in un secolo”, evidenziando la gravità della situazione.

Le cause della crisi idrica a Teheran

La crisi idrica che affligge Teheran è il risultato di una combinazione di fattori climatici e gestionali. Negli ultimi anni, l’Iran ha sperimentato una riduzione significativa delle precipitazioni, aggravata da cambiamenti climatici globali e da una gestione delle risorse idriche non sempre efficace. Le autorità locali hanno sottolineato che la scarsità d’acqua è un problema che richiede un intervento immediato e coordinato, non solo a livello cittadino ma anche a livello nazionale.

Inoltre, l’urbanizzazione rapida e l’aumento della popolazione hanno messo sotto pressione le risorse idriche disponibili. La domanda d’acqua è cresciuta in modo esponenziale, ma le infrastrutture esistenti non sono state adeguatamente potenziate per far fronte a questa crescita. Le perdite nelle reti idriche, dovute a infrastrutture obsolete, hanno contribuito ulteriormente alla crisi, rendendo necessarie misure drastiche come quelle annunciate dal governo.

Le reazioni della popolazione

La notizia delle interruzioni programmate delle forniture idriche ha suscitato reazioni miste tra i cittadini di Teheran. Molti si sono mostrati preoccupati per il disagio che queste misure potrebbero comportare nella vita quotidiana. Le famiglie stanno già affrontando difficoltà nel reperire acqua potabile, e la prospettiva di ulteriori interruzioni potrebbe complicare ulteriormente la situazione.

Alcuni residenti hanno espresso la loro frustrazione sui social media, chiedendo soluzioni più sostenibili e a lungo termine per la gestione delle risorse idriche. In molti casi, si è fatto riferimento alla necessità di investire in tecnologie per il risparmio idrico e nella modernizzazione delle infrastrutture. La speranza è che il governo possa trovare un equilibrio tra la necessità di ridurre gli sprechi e il diritto dei cittadini a un accesso costante all’acqua.

Con l’approssimarsi dei mesi estivi, quando la domanda d’acqua tende ad aumentare, l’attenzione rimane alta sulla gestione della crisi idrica e sulle azioni che il governo iraniano intraprenderà per garantire il benessere della popolazione di Teheran.

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