Opera Roma: Mariotti e Michieletto fanno il loro debutto con Wagner

Egidio Luigi

Novembre 8, 2025

L’Opera di Roma si prepara a dare il via alla nuova stagione con un evento di grande rilevanza, segnato dall’operistica di Richard Wagner. Il 27 novembre 2025, alle ore 17, il Teatro Costanzi riaccoglierà “Lohengrin“, un titolo che mancava da cinquant’anni dalla sua programmazione. A dirigere l’orchestra sarà il maestro Michele Mariotti, mentre il regista Damiano Michieletto porterà in scena la sua visione creativa, affiancato dal tenore Dmitry Korchak nel ruolo principale.

Il cast e la produzione

Insieme a Korchak, il cast si arricchisce di nomi illustri: Clive Bayley interpreterà Heinrich der Vogler, Tómas Tómasson sarà Friedrich von Telramund, Ekaterina Gubanova vestirà i panni di Ortrud, Andrei Bondarenko sarà Der Heerrufer e Jennifer Holloway interpreterà Elsa. Questo nuovo allestimento è frutto di una coproduzione con il Palau de les Arts di Valencia e con La Fenice di Venezia, con la scenografia firmata da Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Alessandro Carletti. La drammaturgia è affidata a Mattia Palma, mentre il Coro dell’Opera di Roma sarà diretto da Ciro Visco. La serata inaugurale sarà visibile in differita su Rai5 alle 22.20 e in diretta su Radio3.

Il significato di Lohengrin per l’Opera di Roma

Michele Mariotti, parlando dell’importanza di inaugurare la stagione con “Lohengrin“, ha sottolineato come questo progetto rappresenti un impegno collettivo che coinvolge cantanti, orchestra, coro e tutte le maestranze. Il direttore ha evidenziato l’importanza di presentare un’opera che mette in luce l’unità e la forza del teatro, frutto del lavoro di squadra. Mariotti ha anche delineato il suo percorso come direttore musicale, con l’intento di proporre autori diversi ad ogni inaugurazione, per attrarre un pubblico curioso e aperto a nuove esperienze artistiche.

Il maestro ha descritto Wagner come una scelta naturale per l’inaugurazione, con “Lohengrin” che fonde dramma storico e leggenda, riflettendo una partitura che incarna questa dualità. Da un lato, la solidità della musica richiama il contesto politico e corale, dall’altro, la scrittura evoca una dimensione fiabesca e trascendente.

Progetti futuri e sfide artistiche

Nella stagione 2025/26, Mariotti dirigerà anche “Tancredi” di Rossini, con la regia di Emma Dante, dal 19 al 29 maggio 2026, e “Falstaff” di Verdi, in occasione del debutto italiano della regista Tatiana Gürbaca, in programma dal 13 ottobre al 1° novembre 2026. Sono previsti anche tre concerti, fissati per il 28 maggio, 17 ottobre e 22 ottobre 2026.

Per Damiano Michieletto, questa rappresentazione di “Lohengrin” segna una tappa fondamentale, essendo il suo primo approccio con Wagner. Il regista ha condiviso le sfide di affrontare la lunga durata e i tempi dilatati dell’opera, evidenziando l’importanza di restituire umanità ai personaggi. Michieletto ha espresso la sua intenzione di trattare i protagonisti non come simboli, ma come individui con conflitti interiori e una psicologia complessa. La narrazione si sviluppa tra la lotta dell’individuo contro la massa e la storia d’amore tra Elsa e Lohengrin.

L’opera sarà rappresentata in quattro occasioni, fino al 7 dicembre 2025, offrendo al pubblico la possibilità di immergersi in questa straordinaria esperienza musicale.

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