Solo un numero limitato di capi di Stato ha preso parte al quarto vertice tra la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) e l’Unione Europea, tenutosi a Santa Marta, sulla costa caraibica della Colombia. Con soli 12 leader presenti su 33, l’incontro si è aperto il 22 gennaio 2025, con un clima di incertezze e aspettative non del tutto soddisfatte. L’evento, che avrebbe dovuto segnare un “nuovo modello di integrazione”, si trova a fare i conti con le tensioni internazionali e regionali, che potrebbero sovrastare i progetti di cooperazione.
Il benvenuto di Gustavo Petro
Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha dato il benvenuto alle delegazioni, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione tra civiltà e culture. Tuttavia, le sue parole si scontrano con i conflitti geopolitici in corso. Tra questi, il recente dispiegamento di forze navali statunitensi nei Caraibi e i bombardamenti contro presunti trafficanti di droga, che hanno causato oltre 70 vittime. Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni tra i leader presenti, in particolare tra Petro e il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, il quale ha affermato: “Se ignorasse i raid americani, il vertice non avrebbe senso”.
Dettagli dell’incontro
L’incontro, co-presieduto da Petro e dal presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, ha visto la partecipazione di sei vicepresidenti, 23 ministri degli Esteri, 17 capi delegazione e rappresentanti di 21 organizzazioni internazionali. L’obiettivo dichiarato, almeno formalmente, è quello di promuovere una cooperazione basata sulla tripla transizione: energetica, digitale e ambientale.
Attività ufficiali e sicurezza
Le attività ufficiali sono iniziate con una cena di benvenuto e proseguiranno con una sessione plenaria il 23 gennaio. La chiusura del vertice è programmata per il 24 gennaio, giornata in cui si prevede l’approvazione della “Dichiarazione di Santa Marta” e del “Piano d’Azione 2025-2027“, che conterrà impegni su commercio, clima, inclusione sociale e cooperazione digitale.
Misure di sicurezza a Santa Marta
Per garantire la sicurezza dell’evento, la città di Santa Marta ha mobilitato oltre 1.200 militari e 1.500 agenti di polizia, un segnale della delicatezza della situazione attuale e dell’importanza di questo incontro per il futuro delle relazioni tra le nazioni latinoamericane e l’Unione Europea.
