Consegnato a Israele il corpo di un ostaggio, Turchia emette mandato d’arresto per Netanyahu

Marianna Perrone

Novembre 8, 2025

Sabato 8 novembre 2025, la situazione in Medioriente continua a rimanere instabile. Oggi, il governo di Israele ha ricevuto il corpo di un altro ostaggio, il quale ora dovrà essere identificato. Nel frattempo, la Turchia ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu, accusandolo di genocidio. Abu Mazen, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, ha dichiarato: “Abbiamo riconosciuto Israele. Ora è il loro turno di riconoscere noi”.

Negoziazioni all’Onu e appelli del Papa

In queste ore, allOnu sono iniziati i negoziati per l’approvazione di una risoluzione proposta dagli Stati Uniti riguardante la situazione a Gaza. Questa proposta prevede l’invio di una forza militare di stabilizzazione composta da 20.000 unità, pronta a utilizzare “tutte le misure necessarie” per completare il proprio mandato. In un incontro avvenuto oggi, il Papa ha incontrato Abu Mazen, lanciando un appello affinché si arrivi a una soluzione che preveda la creazione di due Stati e la fine del conflitto.

Nel frattempo, l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di due villaggi nel sud del Libano e ha condotto attacchi contro Hezbollah. Per quanto riguarda i confini, Israele ha chiuso i valichi di Kerem Shalom e Al-Awja con l’Egitto e la Striscia di Gaza, bloccando l’ingresso degli aiuti umanitari. La Mezzaluna Rossa Egiziana ha comunicato che questa chiusura è stata motivata dalla coincidenza con una giornata festiva in entrambi i Paesi.

Identificazione degli ostaggi

LIDF (Forze di Difesa Israeliane) e il servizio di sicurezza interna hanno confermato che la bara di un ostaggio deceduto, scortata da soldati israeliani, ha oltrepassato il confine verso Israele. La salma è attualmente diretta all’Istituto Nazionale di Medicina Legale, dove verranno effettuate le procedure di identificazione. Rappresentanti dell’IDF stanno accompagnando le famiglie in questo momento delicato e l’esercito ha esortato il pubblico a mantenere un comportamento rispettoso, in attesa dell’identificazione ufficiale che sarà comunicata ai familiari delle vittime.

In un altro sviluppo, la Croce Rossa ha recuperato la bara contenente i presunti resti di un ostaggio israeliano, che sarà trasferita all’IDF. Secondo quanto riportato da The Times of Israel, Hamas ha già dichiarato di aver localizzato il corpo dell’ostaggio nella zona di Khan Younis. Attualmente, restano sei i corpi di ostaggi nella Striscia di Gaza, tra cui quello di un cittadino della Thailandia.

La situazione in Medioriente continua a evolversi, con le autorità che cercano di gestire le complessità di un conflitto che si protrae da anni, e la comunità internazionale che osserva con attenzione gli sviluppi.

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