‘Intelligenza della mano’ in mostra al Museo Mastroianni di Marino

Egidio Luigi

Novembre 7, 2025

Il Museo Civico U. Mastroianni di Marino accoglie, dall’8 al 26 novembre 2025, la mostra intitolata ‘Intelligenza della mano’, un evento che si arricchisce con la presentazione del libro ‘Quel che rimane dell’umano al tempo dell’Intelligenza Artificiale’, pubblicato da Bordeaux. Quest’opera è il risultato di un ciclo di incontri che ha coinvolto studiosi, esperti e ricercatori, ed è dedicata alla memoria di Ennio Calabria, fondatore dell’Associazione Culturale In Tempo, a un anno dalla sua scomparsa.

La mostra e l’intelligenza artificiale

La mostra rappresenta un’importante riflessione multidisciplinare sulle problematiche e le conseguenze derivanti dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) sul piano psicosociale e umano. La rassegna si configura come un momento di confronto su come l’IA stia diventando sempre più un “altro artificiale” nella nostra vita quotidiana. L’esposizione presenta 31 opere di artisti provenienti da diverse discipline, tra cui pittori, scultori e fotografi, che condividono la visione dell’arte come espressione di unicità e verità umana. Le opere esposte intendono salvaguardare l’identità della specie, evidenziando il mistero dell’interiorità che si manifesta attraverso il processo creativo, in cui ‘la mano sente e pensa’.

Il ruolo dell’arte e della memoria

Ennio Calabria sosteneva che l’esclusione dell’interiorità ha aperto le porte all’Intelligenza Artificiale. L’arte, al contrario, continua a fungere da connettore del mistero umano, cercando di mantenere viva l’essenza della vita in un mondo che sembra privo di tempo e significato. La mostra è accompagnata da un libro che raccoglie saggi di esperti provenienti da istituzioni come l’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, l’Università Statale di Milano, il Centro di Ricerca E.t.h.o.s. dell’Università di Verona, il Conservatorio di Musica L. Refice di Frosinone e l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Riflessioni sulle capacità umane

Le curatrici Ida Mitrano e Rita Pedonesi, nell’introduzione al volume, affermano: “Più che chiederci come superare i limiti dell’umano, dobbiamo interrogarci su cosa ci caratterizza e ci distingue come esseri umani.” Sottolineano l’importanza di riconoscere l’unicità dei processi creativi umani, piuttosto che sentirsi sopraffatti dalla straordinaria capacità dell’IA di fornire risposte in ambiti creativi. Questo progetto si configura come un’espressione dell’urgenza di riflessioni continue sui mutamenti irreversibili che caratterizzano il nostro tempo.

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