Il Principe William ha lanciato un accorato appello durante la Cop30, la conferenza internazionale sul clima che si sta svolgendo a Belém, in Brasile, dal 3 al 15 dicembre 2025. Davanti a una platea di delegati provenienti da tutto il mondo, il primogenito di Re Carlo III ha messo in guardia sull’imminente rischio di raggiungere “punti di svolta critici” per il pianeta, soglie che, se superate, potrebbero compromettere irreversibilmente i sistemi naturali.
Il discorso di William alla Cop30
Nel suo discorso, William ha evidenziato fenomeni allarmanti come lo scioglimento dei ghiacci polari, la deforestazione dell’Amazzonia e le alterazioni nelle correnti oceaniche. Questi fattori, secondo il Principe, sono indicatori di una crisi climatica in atto che non può più essere ignorata. Ha affermato che “non si tratta di minacce lontane”, ma di realtà che si stanno manifestando rapidamente, con conseguenze dirette per tutte le popolazioni del pianeta.
Responsabilità collettiva dei leader mondiali
William ha sottolineato l’importanza della responsabilità collettiva dei leader mondiali nel prendere decisioni concrete e tempestive per affrontare questa emergenza climatica. Ha esortato i presenti a non perdere l’occasione di agire, affermando: “Questo, qui alla Cop30, è il nostro momento. Non sprechiamolo. I nostri figli e nipoti ci guardano e sperano”.
Necessità di un’azione concertata
Il suo intervento ha suscitato un forte dibattito tra i partecipanti, evidenziando la necessità di un’azione concertata e immediata per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico. La Cop30 rappresenta un’opportunità cruciale per i paesi di rivedere e rafforzare i loro impegni in materia di sostenibilità e protezione ambientale, in un contesto globale sempre più preoccupante.
