La direzione nazionale del Movimento al Socialismo (Mas) ha preso una decisione drastica nei confronti del presidente uscente della Bolivia, Luis Arce. Il 20 gennaio 2025, il partito ha comunicato l’espulsione di Arce, accusandolo di aver utilizzato in modo improprio i contributi obbligatori versati dai funzionari pubblici e dai militanti del partito.
Decisione della direzione del partito
La risoluzione approvata oggi stabilisce la “perdita di fiducia politica e l’espulsione organica” di Arce per “comportamenti contrari ai principi e agli statuti del Mas“. Grover GarcÃa, leader del partito, ha dichiarato che il presidente ha trattenuto per quasi tre anni i fondi che avrebbero dovuto essere destinati al Mas, depositandoli invece su conti personali. GarcÃa ha sottolineato che il partito ha sollecitato più volte Arce a regolarizzare la situazione, ma senza successo, affermando: “Questi contributi non sono mai arrivati alle casse del partito”. Ha inoltre parlato di un “tradimento” nei confronti dei candidati e della base militante.
Normative e crisi interna
Secondo le norme statutarie, i funzionari pubblici sono tenuti a versare al Mas una quota mensile che varia dall’1% al 3% del proprio stipendio, a seconda della retribuzione. In seguito a questa grave crisi interna, la direzione del Mas ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia formale presso la giustizia ordinaria. Questo episodio rappresenta una nuova frattura all’interno del partito fondato da Evo Morales, già segnato da divisioni tra i sostenitori dell’ex presidente e quelli del presidente uscente, come riportano le principali testate giornalistiche boliviane.
