Il 7 novembre 2025, a Ginevra, gli Stati Uniti hanno deciso di non partecipare alla valutazione periodica della propria situazione in materia di diritti umani, tenutasi presso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Questa scelta colloca gli Usa tra i pochi paesi, insieme a Israele nel 2013, a non prendere parte alla propria revisione periodica universale, un processo avviato nel 2008.
La reazione alla decisione degli stati uniti
La decisione degli Stati Uniti ha suscitato attenzione e preoccupazione. Il presidente del Consiglio dei diritti umani dell’Onu, Jurg Lauber, ha dichiarato: “Avremmo dovuto incontrarci oggi per procedere con la revisione degli Stati Uniti. Tuttavia, noto che la delegazione Usa non è presente in questa sala.” Questo commento evidenzia l’importanza della partecipazione degli Stati membri nel monitoraggio e nella valutazione dei diritti umani a livello globale.
Il meccanismo della revisione periodica universale
La revisione periodica universale è un meccanismo attraverso il quale vengono esaminati i diritti umani in ciascun paese membro dell’Onu. Durante queste sessioni, gli Stati sono chiamati a presentare rapporti sulla situazione dei diritti umani nel loro territorio e a rispondere alle raccomandazioni avanzate da altri paesi. La mancata partecipazione degli Stati Uniti potrebbe avere ripercussioni sulla loro credibilità e sulla loro posizione nei dibattiti internazionali riguardanti i diritti umani.
Le reazioni al boicottaggio
La decisione di boicottare l’incontro ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, alcuni esperti e attivisti sostengono che la partecipazione è fondamentale per garantire la trasparenza e il rispetto dei diritti umani. Dall’altro, ci sono opinioni che giustificano la scelta degli Stati Uniti come un modo per contestare le procedure e le dynamiche del Consiglio, ritenute inadeguate o parziali.
Implicazioni per le relazioni internazionali
Nel contesto attuale, in cui i diritti umani sono al centro dell’attenzione globale, la scelta degli Stati Uniti di non partecipare alla revisione potrebbe influenzare le relazioni diplomatiche e il dialogo con altri Stati. La comunità internazionale attende ora di vedere come questa situazione si evolverà e quali saranno le conseguenze a lungo termine per gli Stati Uniti e per il sistema di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite.
