L’ex presidente ad interim della Bolivia, Jeanine Anez, ha riacquistato la libertà dopo che la Corte Suprema ha annullato la sua condanna a dieci anni di reclusione. L’evento si è svolto il 7 novembre 2025, presso il carcere femminile di Miraflores, situato nel cuore di La Paz. Uscendo dalla struttura carceraria, Anez ha espresso la sua gioia con un sorriso e sventolando una bandiera boliviana, mentre i suoi sostenitori la accoglievano con festeggiamenti e applausi.
Anez ha commentato il suo rilascio con parole cariche di emotività: “È come tornare in vita”. La politica ha condiviso il dolore e le difficoltà vissute durante il suo periodo di detenzione, affermando di essere stata trattata ingiustamente come una criminale. La sua liberazione segna un momento significativo nella storia recente della Bolivia, dove la figura di Anez ha suscitato opinioni contrastanti e forti divisioni politiche.
Il contesto della condanna
Jeanine Anez era stata arrestata nel marzo 2021, accusata di aver preso parte a un colpo di stato contro il governo dell’ex presidente Evo Morales nel 2019. La sua condanna era stata oggetto di accesi dibattiti sia in Bolivia che a livello internazionale. I suoi sostenitori hanno sempre sostenuto che le accuse fossero motivate politicamente, mentre i suoi detrattori la consideravano responsabile di gravi violazioni della democrazia durante il suo breve mandato. La decisione della Corte Suprema di annullare la condanna ha riacceso il dibattito sulle pratiche giudiziarie in Bolivia e sulle ingerenze politiche nel sistema legale.
Il caso di Anez ha messo in luce le tensioni esistenti tra le varie fazioni politiche del Paese, evidenziando la polarizzazione della società boliviana. La sua detenzione è stata vista da alcuni come una misura necessaria per garantire la giustizia, mentre altri l’hanno interpretata come un attacco alla libertà politica e un tentativo di silenziare le voci dissidenti.
Le reazioni alla liberazione
La liberazione di Anez ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico e sociale della Bolivia. I suoi sostenitori hanno festeggiato la notizia, considerandola una vittoria per la democrazia e un passo importante verso la giustizia. Molti di loro si sono radunati all’esterno del carcere di Miraflores, esprimendo la loro gioia con canti e slogan a favore della libertà.
D’altro canto, i critici di Anez hanno espresso preoccupazione per le implicazioni della sua liberazione, temendo che possa alimentare ulteriormente le divisioni politiche nel Paese. Alcuni leader politici hanno già annunciato la loro intenzione di contestare la decisione della Corte Suprema, sottolineando che il sistema giuridico boliviano deve garantire la responsabilità per le azioni dei leader politici.
La situazione in Bolivia rimane tesa e incerta, con molti che si chiedono quale sarà il futuro politico di Anez e come la sua liberazione influenzerà le dynamiche di potere nel Paese. La sua figura continua a essere al centro di un acceso dibattito, mentre la Bolivia si prepara ad affrontare nuove sfide politiche e sociali.
