L’udienza di oggi ha confermato le aspettative dei legali della famiglia di Andrea Prospero, con il giudice che ha disposto il giudizio immediato per il giovane accusato di aver assistito lo studente nel suo tragico gesto. L’avvocato Francesco Mangano, rappresentante della parte civile, ha commentato l’esito, sottolineando come l’ordinanza emessa nella scorsa udienza non lasciasse spazio a ulteriori sviluppi in questa fase del procedimento. La Procura, infatti, ha richiesto il giudizio immediato, riportando la questione al punto di partenza, con la prospettiva di un confronto diretto davanti alla Corte d’Assise.
Dettagli dell’udienza
L’udienza si è tenuta il 15 marzo 2025, e durante le dichiarazioni, Mangano ha evidenziato l’importanza di ottenere giustizia per Andrea, sottolineando che la famiglia continuerà a lottare affinché il tribunale possa porre fine a questa dolorosa vicenda nel rispetto della legge e del codice penale. La richiesta di una pena equa per il giovane accusato rimane al centro dell’azione legale.
Posizione della famiglia di Michele
L’avvocato Carlo Pacelli, collega di Mangano, ha voluto chiarire che la famiglia di Michele, coinvolta nella vicenda, non cerca vendetta, ma è motivata da un forte desiderio di giustizia. La distinzione tra giustizia e vendetta è stata ribadita, rimarcando come la famiglia intenda affrontare il processo con un atteggiamento costruttivo, evitando sentimenti di rivalsa personale.
Implicazioni per la comunitÃ
Questa situazione complessa continua a destare interesse e preoccupazione nella comunità , mentre i legali si preparano ad affrontare le prossime fasi del processo. La Corte d’Assise sarà chiamata a esaminare attentamente le prove e le testimonianze, in un contesto che richiede sensibilità e attenzione, data la gravità dei fatti in discussione. La lotta per la giustizia di Andrea Prospero prosegue, con la famiglia determinata a ottenere un esito che rispetti la verità e il dolore di una perdita incolmabile.
