La Corte d’assise di Perugia si prepara ad affrontare un caso di particolare gravità . Il 22 gennaio 2025, si svolgerà la prima udienza nei confronti di un diciottenne di Roma, accusato di istigazione o aiuto al suicidio in relazione alla morte di Andrea Prospero, un giovane studente universitario di 19 anni originario di Lanciano. Il corpo di Prospero è stato rinvenuto lo scorso gennaio in un bed and breakfast situato nel centro storico del capoluogo umbro. Il giudice dell’udienza preliminare ha accolto la richiesta della Procura, ordinando un giudizio immediato.
La difesa e le richieste di patteggiamento
La difesa del giovane non ha presentato nuove richieste di patteggiamento durante l’udienza odierna. In precedenza, era stato proposto un accordo che prevedeva una pena di due anni e mezzo da scontare in lavori di pubblica utilità , ma tale proposta era stata respinta dal giudice, ritenuta non congrua rispetto alla gravità dei fatti contestati.
Presenza in aula e supporto legale
All’udienza, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, ha presenziato, mentre l’imputato non era presente in aula. I genitori e i fratelli di Andrea Prospero hanno assistito all’udienza, costituendosi parte civile e supportati dagli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli.
Indagini e contatti online
Le indagini condotte dagli inquirenti hanno rivelato che nei mesi precedenti alla sua morte, Andrea Prospero aveva intrattenuto contatti online con vari interlocutori, stabilendo un legame più stretto con l’indagato. Durante queste interazioni, Prospero aveva espresso un profondo malessere e l’intenzione di togliersi la vita. Il diciottenne romano è accusato di averlo incoraggiato o facilitato in questo tragico gesto, fornendo anche indicazioni su modalità per il suicidio.
Interesse mediatico e interrogativi sulla responsabilitÃ
Il caso ha suscitato un ampio interesse mediatico e solleva interrogativi importanti sulla responsabilità e il supporto nei confronti dei giovani in difficoltà . La prossima udienza rappresenterà un momento cruciale per la giustizia e per i familiari della vittima, in cerca di risposte e chiarezza su quanto accaduto.
