Fondazione Navalny chiede l’annullamento del concerto di un baritono russo a Verona

Marianna Perrone

Novembre 6, 2025

L’Anti-Corruption Foundation, organizzazione fondata dal defunto oppositore russo Alexey Navalny, ha lanciato un appello contro l’esibizione di Ildar Abdrazakov, previsto per il prossimo gennaio 2026 al Teatro Filarmonico di Verona. Secondo la fondazione, Abdrazakov rappresenta un “alleato e propagandista di Putin“, con la sua presenza sul palcoscenico italiano che suscita preoccupazioni significative.

La figura di Ildar Abdrazakov e il suo legame con Putin

Ildar Abdrazakov è un noto basso-baritono russo, riconosciuto per il suo talento musicale, ma anche per le sue posizioni politiche. Nel 2024, ha ricoperto il ruolo di rappresentante di fiducia per la campagna presidenziale di Vladimir Putin e attualmente dirige il Teatro dell’Opera e del Balletto di Sebastopoli, situato nella Crimea occupata. La sua esibizione a Verona, programmata per il 18, 21, 23 e 25 gennaio 2026, è vista dalla Anti-Corruption Foundation come un’opportunità per Abdrazakov di espandere la sua influenza in Europa, in particolare grazie alla sua lussuosa villa nel continente. La fondazione ha espresso preoccupazione per il messaggio che la sua presenza potrebbe inviare, sottolineando che i palcoscenici europei non dovrebbero diventare piattaforme per sostenitori attivi della guerra del Cremlino.

Le reazioni all’annuncio della performance

L’annuncio dell’esibizione di Abdrazakov ha già suscitato polemiche in Italia. L’Associazione Liberi Oltre le Illusioni ha chiesto con urgenza alla Fondazione Arena di Verona e ai suoi soci fondatori, tra cui il Ministero della Cultura, la Regione Veneto, il Comune di Verona, la Camera di Commercio e Cattolica Assicurazioni, di prendere una posizione responsabile e di annullare l’esibizione del cantante. La richiesta è stata motivata dalla necessità di mantenere un chiaro standard etico nelle scelte artistiche, in un contesto in cui la guerra in Ucraina continua a sollevare interrogativi su chi debba avere accesso ai palcoscenici europei.

Parallelismi con altri eventi culturali

La situazione attuale richiama alla memoria eventi recenti, come quello di Valery Gergiev, un direttore d’orchestra russo le cui posizioni politiche sono state criticate per la loro vicinanza a Putin. Il concerto di Gergiev, previsto per il 27 luglio 2024 alla Reggia di Caserta, è stato annullato a causa delle polemiche, generando un conflitto con l’ambasciata russa a Roma. Questi eventi evidenziano una crescente tensione tra arte e politica, con artisti russi che si trovano al centro di dibattiti pubblici su responsabilità e etica nella cultura. La questione della presenza di Abdrazakov a Verona potrebbe quindi diventare un nuovo punto di riferimento in questo dibattito, sollevando interrogativi sul ruolo della cultura in un contesto geopolitico complesso.

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