Carabinieri arrestano tre individui per manomissione di bancomat

Marianna Perrone

Novembre 6, 2025

Tre cittadini romeni sono stati arrestati dai Carabinieri del Gruppo di Frascati, su ordine della Procura della Repubblica di Roma, per accesso abusivo ai sistemi informatici e furto aggravato. L’operazione è stata condotta il 10 marzo 2025, in seguito a indagini che hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione dedita a crimini informatici.

Le accuse e la tecnica del crimine

Le accuse nei confronti dei tre uomini comprendono l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati in tutta Italia, utilizzando la tecnica nota come “Jackpotting” o “Cashout”. Questa modalità, relativamente nuova nel panorama italiano, è stata adottata da gruppi di cyber criminali in Stati Uniti e in altre nazioni europee. Il meccanismo prevede la manomissione fisica degli sportelli bancomat, seguita dall’introduzione di un malware o di un dispositivo che consente di impartire comandi al software dell’istituto di credito, il quale viene indotto a erogare denaro contante.

Funzionamento dell’operazione

Per il funzionamento di questa operazione, è necessaria la presenza di complici sul posto e collegamenti remoti, che permettono di attivare il sistema informatico dell’ATM e il malware installato, forzando così la macchina a rilasciare banconote.

Indagini e prove raccolte

L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, è stata avviata in seguito a due tentativi di furto avvenuti presso un istituto di credito in via Casilina, a Roma. In entrambi i casi, i malviventi hanno tentato di danneggiare la parte frontale dell’ATM e di collegarsi tramite cavi di rete, senza però riuscire a ottenere denaro a causa di fattori esterni. Le indagini successive, coordinate dai magistrati del dipartimento Criminalità diffusa e grave, hanno portato alla raccolta di prove schiaccianti contro i tre indagati, rivelando l’esistenza di una vera e propria rete criminale. Due di loro sono identificati come capi e promotori dell’attività illecita, mentre il terzo è ritenuto responsabile della manomissione degli sportelli.

Mandato d’arresto europeo

Durante le operazioni, due degli arrestati sono stati colpiti da un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità belghe. Questi individui erano già sotto indagine per appartenenza a un’organizzazione criminale transnazionale, coinvolta in reati simili a quelli per cui sono stati arrestati, avvenuti nelle città belghe di Sint-Niklaas e Dessel il 14 e il 17 novembre 2021.

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