Gb, il governo propone l’inserimento di mutui e intelligenza artificiale nel programma scolastico

Egidio Luigi

Novembre 5, 2025

Una scuola in Gran Bretagna si prepara a rivoluzionare il proprio approccio educativo, introducendo nel curriculum materie che vanno oltre la tradizionale letteratura e matematica. L’iniziativa, promossa dal governo laburista di Keir Starmer, punta a integrare l’insegnamento dell’Intelligenza artificiale e della gestione finanziaria, come l’accesso a un mutuo. Il piano, presentato dal ministro dell’Istruzione, Bridget Phillipson, mira ad aggiornare la formazione scolastica britannica per preparare gli studenti a un mondo sempre più digitale e complesso, rendendoli “più consapevoli e preparati” ad affrontare le sfide moderne.

Le nuove materie: intelligenza artificiale e gestione finanziaria

Il ministro Phillipson ha delineato l’intenzione di inserire nel piano formativo corsi pratici che coprano temi come l’accesso a un mutuo, la gestione di un bilancio personale e la comprensione del funzionamento dell’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è fornire ai giovani gli strumenti necessari per orientarsi nella realtà attuale, affrontando anche i pericoli legati alle fake news e alla disinformazione che proliferano online. Secondo la titolare dell’istruzione, “vogliamo rivitalizzare l’insegnamento, rendendolo aderente al mondo reale”, sottolineando che le materie tradizionali come inglese e matematica continueranno a rivestire un ruolo fondamentale nei programmi educativi.

Una riforma “moderna” tra consenso e scetticismo

La revisione del curriculum, che si presenta come la più significativa degli ultimi dieci anni, sarà oggetto di valutazione da parte di un comitato di esperti. L’iniziativa ha già ricevuto un primo sostegno dal sindacato dei presidi britannici, che ha definito le sue intenzioni “sensate”. Tuttavia, il sindacato ha anche sollecitato un aumento dei fondi pubblici e del numero di insegnanti per garantire una corretta attuazione della riforma. Dall’altra parte, le opposizioni conservatrici hanno espresso critiche, in particolare riguardo alla proposta di abolire l’English Baccalaureate (EBacc), sostenendo che ciò potrebbe ridurre l’interesse per le lingue straniere. L’ex viceministro dell’Istruzione, Nick Gibb, ha avvertito che questa decisione potrebbe portare a un declino significativo nello studio delle lingue.

Obiettivo studenti più preparati e un sistema più flessibile

Il fulcro della riforma è anche quello di riconsiderare i sistemi di valutazione, in particolare gli esami di maturità. Si prevede di rafforzare il modello basato su più materie del Gcse (General Certificate of Secondary Education) e di semplificare i percorsi formativi, rendendoli più allineati con le competenze richieste dal mercato del lavoro. Per Bridget Phillipson, la scuola deve tornare a essere “un motore di opportunità”, capace di formare cittadini pronti a fronteggiare le sfide future. Con questa riforma, il governo mira a creare un sistema educativo più dinamico e adeguato alle esigenze di una società in continua evoluzione.

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