A Kind of Language: l’esposizione di Prada Rong Zhai a Shanghai

Marianna Perrone

Novembre 5, 2025

La mostra “A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema” ha aperto i battenti il 4 novembre 2025 a Shanghai, negli spazi di Prada Rong Zhai, una residenza storica risalente al 1918, ristrutturata da Prada e riaperta al pubblico nel 2017. Questo evento espositivo, curato da Melissa Harris e realizzato con il sostegno della Fondazione Prada, si protrarrà fino al primo febbraio 2026, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di esplorare il linguaggio del cinema.

Il progetto espositivo a Shanghai

La mostra, che ha debuttato a Milano presso l’Osservatorio della Fondazione Prada dal 30 gennaio all’8 settembre 2025, si propone di esaminare il complesso processo creativo che precede la realizzazione di un film. Attraverso una varietà di materiali, tra cui storyboard, moodboard, disegni, schizzi, scrapbook, quaderni e fotografie, “A Kind of Language” si addentra nei dettagli della creazione cinematografica. A Shanghai, questo secondo capitolo approfondisce ulteriormente le diverse metodologie di lavoro, ponendo particolare attenzione alla ricerca sul cinema asiatico e, in particolare, sulle produzioni cinesi emerse negli ultimi decenni.

Il percorso espositivo include oltre cinquecento opere realizzate tra il 1940 e il 2024 da oltre trenta autori, tra cui noti registi, direttori della fotografia, artisti, grafici, animatori e coreografi. Tra i nomi illustri figurano Muzaffar Ali, Pedro Almodóvar, Wes Anderson, Ingmar Bergman, Martin Campbell, Charlie Chaplin e molti altri, offrendo così una panoramica ampia e diversificata del panorama cinematografico globale.

Allestimento e design della mostra

L’allestimento della mostra, progettato da Andrea Faraguna e sviluppato in collaborazione con lo studio di architettura Sub, rappresenta una reinterpretazione del design realizzato per l’esposizione di Milano, adattandosi alle peculiarità architettoniche di Prada Rong Zhai. Il focus dell’allestimento è sul ruolo cruciale degli storyboard nel processo cinematografico, ricreando l’ambiente di lavoro degli artisti e trasformandolo in un’esperienza immersiva.

I tavoli espositivi, ispirati alle scrivanie da disegno, costituiscono il fulcro del progetto. Ogni tavolo è dedicato a un film specifico, presentando la narrativa visiva attraverso una sequenza di scene che i visitatori possono esaminare da vicino. Questo approccio consente di apprezzare gli storyboard non come semplici immagini statiche, ma come componenti essenziali della narrazione cinematografica.

Un viaggio interattivo per i visitatori

La disposizione degli spazi all’interno della residenza storica crea un flusso dinamico che guida i visitatori in un percorso evocativo, simile a quello di un film. Muovendosi tra le stanze, il pubblico è invitato a vivere gli storyboard in modo interattivo, immergendosi nella narrativa e comprendendo meglio il lavoro degli artisti coinvolti nella creazione cinematografica.

L’esperienza proposta dalla mostra “A Kind of Language” non solo celebra il linguaggio del cinema, ma offre anche uno sguardo approfondito sul processo creativo, rendendo omaggio a coloro che contribuiscono a dare vita alle storie sul grande schermo. Concludendo il percorso, i visitatori sono lasciati con una nuova consapevolezza riguardo all’importanza degli storyboard e degli elementi visivi nella realizzazione di un film.

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