Netanyahu sostiene l’introduzione della pena di morte per i terroristi

Egidio Luigi

Novembre 3, 2025

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso il suo sostegno per un disegno di legge che prevede l’introduzione della pena di morte per i terroristi. Questa dichiarazione è stata rilasciata da Gal Hirsch, responsabile degli ostaggi del governo, durante un incontro con la Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, avvenuto il 2 maggio 2025. Secondo i media israeliani, Hirsch ha rivelato che il premier ha confermato il suo appoggio al provvedimento in un colloquio avvenuto prima dell’inizio del dibattito.

La posizione di gal hirsch

Hirsch ha spiegato che in passato si era opposto a tale iniziativa legislativa, soprattutto quando vi erano ancora ostaggi a Gaza. Tuttavia, con il recente rimpatrio di tutti gli ostaggi, la sua posizione è cambiata. La decisione di sostenere la pena di morte per i terroristi è stata motivata dalla nuova situazione in cui si trova il paese, ora privo di ostaggi.

Il disegno di legge e le sue implicazioni

Il disegno di legge, se approvato, rappresenterebbe un significativo cambiamento nella legislazione israeliana riguardo al trattamento dei terroristi. La discussione su questo tema è particolarmente rilevante in un contesto di crescente tensione e conflitti nella regione. La posizione di Netanyahu, sostenuta da Hirsch, potrebbe influenzare il dibattito pubblico e politico in Israele, stimolando reazioni da parte di diverse fazioni e organizzazioni.

Il voto e le reazioni attese

Il voto sulla proposta di legge avverrà nei prossimi giorni, e ci si aspetta che susciti ampie discussioni sia all’interno della Knesset che tra la popolazione. La questione della pena di morte per i terroristi è un tema delicato, che tocca aspetti etici, legali e pratici, e il suo esito potrebbe avere ripercussioni significative per il futuro della giustizia in Israele.

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