AliExpress sotto osservazione a Parigi per la vendita di bambole sessuali

Marianna Perrone

Novembre 3, 2025

La Direzione Generale per la Concorrenza, il Consumo e la Repressione delle Frodi in Francia ha recentemente intrapreso azioni legali contro il noto sito di e-commerce AliExpress. Questo intervento, avvenuto il 3 novembre 2025, è stato motivato dalla scoperta di vendite di bambole con contenuti di natura pedopornografica sulla piattaforma, un tema di grande rilevanza sociale e legale. Questa segnalazione è giunta solo due giorni dopo che la stessa autorità aveva denunciato vendite simili su un altro sito, Shein.

Il caso di aliexpress e le indagini in corso

La Direzione ha comunicato che la decisione di deferire AliExpress alla Procura della Repubblica è stata presa in seguito a un’attenta analisi delle descrizioni e delle categorizzazioni delle bambole in questione. Secondo l’ente, tali informazioni “lasciano pochi dubbi sulla natura pedopornografica del contenuto”. Questo passaggio è significativo, poiché indica un forte impegno da parte delle autorità francesi nel combattere la diffusione di materiali illeciti online.

L’agenzia ha inoltre dichiarato di aver ampliato le sue indagini ad altre piattaforme di e-commerce molto utilizzate dai consumatori nel paese, sebbene non siano stati forniti ulteriori dettagli sui nomi di queste piattaforme. Questa mossa sottolinea l’urgenza e la serietà con cui le autorità stanno affrontando la questione, evidenziando la necessità di monitorare attentamente il mercato online per prevenire la vendita di prodotti che possano mettere a rischio la sicurezza dei minori.

Le reazioni e le implicazioni legali

La notizia del deferimento di AliExpress ha suscitato una serie di reazioni da parte di esperti legali e attivisti per i diritti dei bambini. Molti sottolineano l’importanza di azioni decisive da parte delle autorità per tutelare i più vulnerabili e prevenire la diffusione di contenuti inappropriati. La questione della pedopornografia online è diventata sempre più pressante, con molte organizzazioni che chiedono un intervento normativo più rigoroso per garantire la sicurezza dei minori su Internet.

In questo contesto, la responsabilità delle piattaforme di e-commerce è messa in discussione. Si attende che AliExpress e altre aziende del settore rispondano a queste accuse e adottino misure per migliorare i loro sistemi di monitoraggio e di controllo dei contenuti venduti sulle loro piattaforme. Le conseguenze legali potrebbero essere significative, non solo per AliExpress, ma anche per l’intero settore dell’e-commerce, che potrebbe essere soggetto a regolamenti più severi in futuro.

La situazione rimane in evoluzione, con le autorità che continuano a investigare e a raccogliere prove per sostenere le loro accuse. La lotta contro la pedopornografia online è una battaglia fondamentale, e il caso di AliExpress rappresenta un passo importante in questa direzione.

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